Coronavirus: basta rapporti virtuali, torniamo alla realtà!

La pandemia, provocata dal diffondersi del Coronavirus, potrebbe aver prodotto dei mutamenti sul nostro modo di vivere le relazioni sociali.

Coronavirus - amicizia
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Dall’Università di Oxford, lo psicologo Robin Dunbar, scrive: “La pandemia  ha alterato tutti gli aspetti della nostra vita. Speriamo che la tensione sociale derivante da questa situazione provochi effetti a breve termine, ma alcuni legami potrebbero subire delle alterazioni permanenti”.

Al fenomeno, è stato dato già un nome: “incanalamento delle relazioni”. Indicherebbe l’incapacità dell’individuo di mantenere relazioni amicali a distanza. “Per l’amicizia, tre mesi possono essere sufficienti ad alterare il legame tra gli individui“. Ci ci riferisce, però, alle amicizie che, al momento del lockdown, non erano ancora consolidate, a quelle che si sono consumate sui Social e non hanno avuto modo di essere sperimentate nella realtà.

Coronavirus: meglio la realtà che l’immaginazione

“I legami di ogni genere devono essere coltivati, e questo richiede un notevole sforzo cognitivo, per questo tendiamo a instaurare pochi legami autentici e duraturi”. “Alla fine del lockdown,  alcune delle amicizie marginali potrebbero essere state sostituite da legami diversi. Si tratta di un fenomeno noto come “incanalamento delle relazioni”, osservato e verificato grazie a un ampio sondaggio, condotto in Francia durante il lockdown”.

Ad avvalorarlo, ci sono anche gli studi di Belfast della dottoressa Jenny Groarke, che sottolinea come le amicizie da Social “non trasmettono le stesse sensazioni del contatto vero e proprio”. “Sentire la mancanza del contatto fisico e’ assolutamente normale. I nostri parenti più stretti, gli scimpanze’, passano ore a pulirsi a vicenda, accarezzandosi e rafforzando, in tal modo, i legami sociali. Questi comportamenti portano al rilascio di endorfine, che stimolano il piacere e la sensazione di benessere”.

Il benessere dello stare accanto agli amici “veri”

Se il lockdown ci ha fatto comprendere che i rapporti umani non possono sopravvivere senza un contatto con la realtà e nella realtà, questo studio apre la speranza sulla riscoperta dei valori genuini, sulla umanità che le relazioni tra individui devono avere, per forza di cose, per essere proficue e pretesto per un sostegno vicendevole, nel quotidiano.

Antonella Sanicanti

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