Convivere+%C3%A8+peccato%2C+ci+ricordava+la+Polonia
lalucedimaria
/convivere-e-peccato/amp/

Convivere è peccato, ci ricordava la Polonia

Mosè

“Convivere è peccato, non commettere adulterio!”, ce lo ricordava la Polonia, tempo fa, con dei cartelloni pubblicitari, affissi per le strade.
La Polonia voleva ribadire quanto espresso dal Papa emerito, Benedetto XVI, tempo addietro: “La pratica della coabitazione, prima del matrimonio, è gravemente peccaminosa, per non parlare del fatto che danneggia la stabilità della società”.

Ciò è sancito anche dal Catechismo della Chiesa Cattolica che, certamente, ci aiuta a riscoprire alcuni valori cristiani, che vengono bypassati dalle mode del momento.

In primo luogo, la castità, che dovrebbe richiamare l’impegno di ogni cristiano, prima del matrimonio, poi, in secondo luogo, il matrimonio stesso, il Sacramento espresso davanti a Dio, in una promessa vicendevole, di unione in toto, tra un uomo e una donna.
Senza dimenticare mai che, la famiglia tradizionale (che, conseguentemente, viene edificata dal matrimonio cristiano) è il luogo più opportuno e sano per la crescita dei figli.

Quei manifesti furono voluti, qualche anno fa, dalla Commissione per la Pastorale Familiare della Conferenza Episcopale polacca, proprio per richiamare l’attenzione della gente sulle fondamenta della dottrina cristiana, sul peccato e sul sesto Comandamento: “Non commettere adulterio”.
I media laicisti ed anticattolici non fecero mancare il loro parere contrario.

Ma cosa accadrebbe, in Italia, se quei manifesti fossero affissi e riportassero alla coscienza ciò che, in un Paese che si dice libero dalla oppressione politica (come poteva essere per il socialismo in Polonia), è ritenuto obsoleto da tanti e venissimo richiamati a credere, realmente, al Vangelo, tanto da esprimerlo in ogni azione umana e in ogni relazione?

Come è accaduto per tanti cartelli pro vita, probabilmente, verrebbero demoliti, tacciati di limitare la libertà di pensiero o di influenzare quello delle persone più deboli; oppure, come è accaduto già in molte scuole, in cui si evitano crocifissi e presepi, si direbbe che i cristiani non hanno abbastanza rispetto per le altre religioni.
Beh, non è una questione di rispetto per gli altri, ma è un’espressione di libertà anche la nostra: quella di scegliere Cristo, al di la di cosa dice il mondo.

Antonella Sanicanti

Redazione

Scritto da
Redazione

Recent Posts

  • Preghiere

10 agosto: il volto della Madonna della Roccia cambia espressione davanti a tutti

Il viso dell'immagine miracolosa della Madonna della Roccia, scolpita nella montagna, cambia espressione davanti ai…

2 ore fa
  • Discorsi del Papa

Angelus 10 agosto 2025, Papa Leone XIV: «Continuiamo a pregare per la fine delle guerre»

In una piazza San Pietro gremita, Papa Leone XIV ha invitato, ancora una volta, a…

4 ore fa
  • Novene

Novena per l’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo, quinto giorno

Ci prepariamo attraverso nove giorni di preghiera, alla solennità di Maria Santissima Assunta al Cielo,…

5 ore fa
  • Santi

Oggi 10 agosto è San Lorenzo: arde nella fede e nelle fiamme del suo martirio

San Lorenzo, diacono e martire è tradizionalmente legato a feste e usanze popolari nel giorno…

9 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Commento al Vangelo di oggi 10 agosto 2025: Lc 12,32-48

Meditiamo il Vangelo del 10 agosto 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

10 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 10 Agosto 2025: “Veglia su di me Signore”

La domenica è il giorno della devozione alla Santissima Trinità. Lodiamo e glorifichiamo il Signore…

11 ore fa