Maurice Caillet dalla loggia alla fede: un percorso insospettabile porta un uomo a rinunciare alla massoneria per seguire Cristo. Ecco cosa gli è successo.
Maurice Caillet -lalucedimaria.it
Quando si decide di seguire Gesù Cristo, di convertirsi e credere in Lui, non si può fare a meno di buttar giù il vecchio sé, per far posto a una nuova identità, completamente trasformata.
La conversione di Maurice Caillet, medico e scrittore francese, morto nel 2021, è un esempio di un cambiamento autentico, profondo, che fa comprendere come seguire Cristo sia un lasciarsi indietro la vecchia vita, per intraprendere un nuovo corso.
Caillet era un medico molto stimato, cresciuto all’interno di una famiglia atea. Era specializzato in chirurgia ginecologica ed era un professionista brillante. Non essendo credente, non aveva ricevuto il battesimo, e ha raccontato in diverse interviste e nei suoi libri, di essere stato un uomo materialista, abortista, anti cattolico.
All’età di 36 anni, era entrato nella massoneria, e per l’esattezza, in una loggia tra le più influenti di Francia. In una vecchia intervista rilasciata a Nei giorni del cuore-Azzurro, andata in onda su Tv2000 nel 2013, Caillet aveva raccontato la sua esperienza di conversione.
E di come, soprattutto, la fede lo aveva trasformato nel profondo.
Lascia la massoneria per seguire Cristo
Durante la suddetta intervista a Nei giorni del cuore-Azzurro, Caillet aveva raccontato di come era arrivata la sua conversione.

Prima, però, aveva svelato come era stata la sua esperienza all’interno della massoneria. «Quando non si è ancora massoni, non ci si rende conto di quanto la massoneria sia ostile alla Chiesa. È solo quando si è dentro che ci si rende conto, di questa ostilità. Inizialmente, sono stato sedotto dalle idee massoniche di libertà, uguaglianza, fraternità, solidarietà, tolleranza.
In effetti poi, una volta dentro, ci si rende conto che la tolleranza è una parola vuota, perché nelle riunioni ufficiali non si critica la Chiesa, ma poi quando si mangia insieme, la Chiesa è attaccata, così come il Papa. La Chiesa è considerata responsabile di tutti i mali della società, in pratica».
Il medico francese aveva anche sottolineato come nella sua loggia, l’essere umano sarebbe stato idolatrato. «I massoni non riconoscono l’influenza di Dio sugli uomini, vogliono una società in cui gli uomini siano liberi entro i limiti, ma anche al di là di questi, perché spesso vi sono delle trasgressioni. A volte, in alcune obbedienze, si parla dell’Architetto dell’Universo, che sarebbe il creatore del cosmo, ma non è adorato. I massoni adorano se stessi».
Caillet era diventato un maestro venerabile, al 18esimo grado della sua loggia. Il grado massimo era il 33esimo.
Va in pellegrinaggio a Lourdes
Caillet ha raccontato nei libri e nelle varie interviste, come sia occorsa la sua conversione. Tutto era iniziato nel 1984, quando lui aveva 51 anni e sua moglie Claude si era ammalata in modo molto serio.

La donna era talmente grave che non sembrava esserci alcuna soluzione. Caillet le aveva provate tutte, ma niente da fare. Così, le propose di andare a Lourdes.«È stata una cosa che i massoni non si aspettavano e anche mia moglie era rimasta sorpresa. Credevo che andare a Lourdes avrebbe potuto crearle uno choc psicologico, uno choc cosmo tellurico, in quanto ero interessato all’esoterismo».
Per Caillet, l’andare a Lourdes era stata un’idea dello Spirito Santo, che peraltro lui a quei tempi, essendo ateo, non conosceva. «Non mi aspettavo (andando a Lourdes), una conversione spirituale», aveva svelato. Sua moglie era credente e lo nascondeva, perché sapeva che a lui sarebbe dispiaciuto se glielo avesse detto.
Il giorno in cui ebbe luogo la sua conversione, sua moglie era andata in piscina per le cure, mentre Caillet la stava aspettando nella cripta. Lì seguì una Messa, per la prima volta, con attenzione. Era preoccupato. Il sacerdote lesse il Vangelo, che diceva: «Chiedete e riceverete, bussate e vi sarà aperto, cercate e troverete. Questa lettura mi aveva sconvolto. Peraltro, quella parola si usava anche in alcuni riti legati alle logge massoniche, ma con prospettiva opposta, in forma trasformata».
Una voce misteriosa
Dopo l’omelia, Caillet raccontò di aver sentito una voce dolce nella sua mente, che gli diceva: «Tu chiedi la guarigione di Claude, ma che cosa hai da offrire?. Ero sconvolto, nel giro di pochi secondi non avevo niente da offrire, tranne me stesso. Corsi dal sacerdote e chiesi di essere battezzato. Gli dissi di essere massone, occultista».
Il prete, come riporta Caillet, inizialmente ebbe un po’ paura, e gli consigliò di parlarne con l’Arcivescovo di Rennes. Lui non lo fece, era troppo orgoglioso per andarlo a trovare, disse. Di ritorno da Lourdes, però, chiese a sua moglie come si dicesse il Padre Nostro e altre informazioni in merito al cattolicesimo. Tempo dopo si convertì definitivamente, e sua moglie guarì.
Tornato nella sua loggia, trovò molta ostilità, come raccontò ancora Caillet. In seguito, moglie e marito vissero alcuni anni in vari posti della Bretagna, per sfuggire a una serie di minacce.
Caillet ha dichiarato di essere stato felice di aver scoperto la fede in Gesù, e quando qualcuno della loggia andava da lui a chiedergli di tornare, lui rispondeva:«Non so perché dovrei perder tempo, adesso che ho incontrato Gesù».