Un detenuto condannato alla pena di morte in attesa di esecuzione, ha chiesto come ultimo desiderio una penna e un foglio.
Dopo aver scritto per parecchi minuti, il condannato ha chiamato la guardia carceraria e ha chiesto che questa lettera fosse consegnata alla madre.
La lettera diceva:
“Mamma, se ci fosse più giustizia in questo mondo saremmo in due oggi a essere condannati e non solo io. Sei colpevole tanto quanto me, anzi sei colpevole anche per la vita che perderò.
Ti ricordi quando ho rubato e portato a casa la bicicletta di un ragazzo?
Ti ricordi quando ho rubato i soldi dal portafoglio del vicino?
Sei stata con me a spenderli, nel centro commerciale.
Ricordi quando hai litigato con mio padre e lui se n’è andato?
Voleva solo correggermi, perchè invece di studiare, avevo copiato il compito all’esame…. alla fine mi hanno scoperto e anche espulso.
Tu ti sei messa contro mio padre, i maestri e io alla fine non ho imparato nulla, oltre che a delinquenziale.
Qual è il segreto affinché una famiglia sia e resti unita? Lo rivelano i santi…
Santa Chiara d'Assisi segue l'esempio di San Francesco e sceglie la donazione totale di sé…
Il Lunedì è il giorno della devozione allo Spirito Santo. Invochiamo la sua potente presenza…
“Imploro il tuo perdono”. Con la preghiera della sera di oggi chiediamo alla Santissima Trinità…
Il viso dell'immagine miracolosa della Madonna della Roccia, scolpita nella montagna, cambia espressione davanti ai…
In una piazza San Pietro gremita, Papa Leone XIV ha invitato, ancora una volta, a…