Commento alla Parola di oggi: “Qual è il primo di tutti i comandamenti?”

La Parola del Signore oggi ci porta ad una riflessione sulla spiritualità e sulla base della fede a partire dai comandamenti.

Il Vangelo di oggi ci dice

Gesù dice ad uno scriba che non è lontano dal Regno dei Cieli dopo aver ascoltato le sue sagge parole su Dio ed i comandamenti.

Nel passo di oggi del Vangelo osserviamo come uno degli scribi si avvicini a Gesù per chiedergli quale fosse il primo di tutti i comandamenti. Il Cristo risponde correttamente alla domanda “Il Signore nostro Dio è l’unico Signore“. Lo scriba è favorevolmente colpito dalla precisione con la quale Gesù ha enunciato la Parola di Dio, dunque si complimenta con lui, aggiungendo che le sue frasi sono veritiere e che nessuno sacrificio o supplizio varrà di più che amare il prossimo come sé stessi. Dopo quella dimostrazione di saggezza nessuno dei presenti osò tentare di rivolgergli ulteriori domande.

Dal Vangelo secondo Marco (12, 28-34):

“In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso“. Non c’è altro comandamento più grande di questi».

Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

Commento alla Parola di oggi

La domanda dello scriba permette a Gesù di indicare non solo il primo dei comandamenti, ma anche una scala dei valori essenziali ed una guida per l’uomo su come seguirli. Il primo passo di ogni credente è l’ascolto: solo in questo modo infatti è possibile apprendere verità su Dio e sull’uomo. Dalla coscienza di quelle verità poi scaturisce la fede, strumento che ci permette di amarlo con tutti noi stessi. Attraverso questa strada dettata dall’amore per Dio e per la sua creazione (uomini compresi) si giunge al Regno dei Cieli.

Il problema principale dei giorni nostri è la molteplicità di voci e stimoli che vengono dall’interno e dall’esterno. Questo frastornante vociare, infatti, ci porta spesso a non riuscire a sentire come dovuto la voce di Dio. Non potendo comprendere il suo messaggio a pieno, ci allontaniamo dalla verità e dunque dalla maturazione di quella fede che permette di giungere sino al Regno dei Cieli. Impariamo a liberarci delle distrazioni e torniamo ad ascoltare la voce di Dio, unica guida attraverso le tenebre del mondo.

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Luca Scapatello

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