Commento alla Parola di oggi: “le prostitute vi passano avanti”

“In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio”. Questa la Parola del Signore di oggi tratta dal Vangelo.

Il Vangelo di oggi ci dice

Gesù rimprovera i capi dei sacerdoti e gli anziani per non aver creduto a Giovanni Battista, disobbedendo in questo modo al volere di Dio.

Il Messia si rivolge ai capi dei sacerdoti e agli anziani e chiede loro chi tra i due figli di un padrone terriero ha assecondato la volontà del padre. Il primo disse che non aveva voglia di lavorare, ma alla fine andò comunque a farlo. Il secondo, invece, disse che sarebbe andato ma non lo fece. Questi gli rispondono che senza dubbio è stato il primo dei due. A quel punto Gesù gli disse che pubblicani e prostitute avrebbero avuto un posto nel Regno dei Cieli e loro no, per non aver creduto a Giovanni Battista.

Dal Vangelo secondo Matteo (21, 28-32)

In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna. Ed egli rispose: Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli».

Commento alla Parola di oggi

La Parola del Signore di oggi ci fa chiedere dove sia posta la nostra fiducia. Abbiamo fiducia nel mondo, nel potere, nel denaro oppure abbiamo fiducia nel Signore? Se abbiamo fede in Dio, allora ciò che egli comanda e ciò che egli vuole sarà nostro dovere portarlo a compimento. Il popolo di Dio infatti è umile, poiché è consapevole del proprio peccato, ed è fedele a Dio, poiché sa perfettamente che tutto ciò che egli vuole non potrà nuocergli. Affidiamoci dunque al Signore e non commettiamo lo stesso errore di sacerdoti e anziani, troppo legati alla legge e alle nozioni per poter riconoscere Dio.

Luca Scapatello

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