“Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame?”. Questa la Parola del Signore di oggi tratta dal Vangelo secondo Luca.
Gesù mette i farisei davanti alle proprie contraddizioni citando loro le Sacre Scritture e l’esempio di Re Davide.
Durante un sabato i discepoli di Gesù Cristo giravano per i campi raccogliendo le spighe di grano. I farisei rimasero basiti, poiché il sabato era sacro e ogni attività lavorativa sospesa per dedicarsi alla preghiera. Così chiesero spiegazioni al Messia, il quale li ha messi davanti alle proprie contraddizioni citandogli le Sacre Scritture. Voleva fare capire loro che qualche deroga alle usanze umane era possibile dinnanzi alla necessità.
Vangelo secondo Luca (6, 1-5):
Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Commento alla Parola di oggi
La Parola di oggi ci insegna che la rigidità non è uno dei doni di Dio. Dio ci insegna la bontà, l’umiltà, la benevolenza ed il perdono. Così davanti ad una necessità più grande e immediata, come l’aiutare una persona che soffre, le leggi e le usanze passano momentaneamente in secondo piano. Questo perché per il fedele è primario dare amore al proprio prossimo ed aiutarlo nel momento di difficoltà. Poco importa se questo comporterà l’aver violato una regola, Dio comprende e perdona, anche perché così facendo hai dato priorità al suo dono primario: l’amore.
Luca Scapatello