Commento alla Parola di oggi: “Le folle, chi dicono che io sia?”

“I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?»”. Questa la Parola del Signore di oggi.

Il Vangelo di oggi ci dice

Gesù Cristo vuole sapere dai suoi discepoli cosa pensa la folla di lui ed in seguito cosa pensano loro.

Gesù Cristo si reca in un posto isolato per pregare e quando i discepoli, che lo avevano seguito, lo raggiungono, questo pone loro delle domande. Vuole sapere cosa pensa la folla di lui. I discepoli rispondono che c’è discordia, c’è chi pensa che sia il profeta Elia e chi pensa invece che sia Giovanni Battista tornato dalla morte. A quel punto il Messia chiede il loro parere e questi rispondono: “Il Cristo di Dio”. Egli allora chiese loro di non divulgare la notizia affinché si compisse la profezia.

Dal Vangelo secondo Luca (9, 18-22):

Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».

Commento alla Parola di oggi

La Parola del Signore di oggi ci parla dell’ineluttabilità del progetto divino. L’essere umano è capace di comprendere ciò che accade nel momento ed è libero di scegliere come comportarsi a tal riguardo. Al contrario non è in grado di comprendere il progetto divino ed il motivo per cui un avvenimento debba svolgersi esattamente in quella maniera. I discepoli non comprendevano il perché Gesù dicesse loro di non svelare la sua natura, né perché avesse deciso che la sua sorte sarebbe stata il martirio e la morte. Solo dopo la sua resurrezione fu tutto più chiaro, il sacrificio era stato compiuto per la salvezza di tutti. Non dubitiamo del piano divino, ma affidiamoci al volere supremo, consci che questo è rivolto ad un bene superiore.

Luca Scapatello

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