Commento alla Parola di oggi: “Consegnato nelle mani degli uomini”

“Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini”. Questa la Parola del Signore di oggi tratta dal Vangelo secondo Luca.

Il Vangelo di oggi ci dice

Il Messia prepara i suoi discepoli alla sua condanna, ma questi hanno timore di quanto accadrà e non indagano oltre.

Dopo aver chiesto ai suoi discepoli cosa pensasse la gente di lui ed aver fatto promettere che non avrebbero svelato la sua identità al popolo. Gesù mette in guardia i discepoli da quello che accadrà alla fine del suo lungo peregrinare per le terre d’Israele. Dice loro che il “Il Figlio dell’uomo” sarà presto consegnato nelle mani degli uomini. Una frase che anticipa il processo, la passione e la crocifissione, ma su cui gli apostoli ebbero paura d’indagare.

Dal Vangelo secondo Luca (9, 43b-45):

In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Commento alla Parola di oggi

La Parola del Signore di oggi ci illustra un momento chiave della missione di Gesù Cristo, quello in cui per la prima volta avverte i propri discepoli di quello che sarà il suo destino. Le sue parole non sono dirette e gli apostoli non comprendono, hanno timore di quello che possano significare. Il fardello, la Croce che Gesù sa di dover portare, questo anticipa il Messia ai suoi. Loro però hanno troppa paura all’idea di accettare quel destino per il proprio Maestro e sanno che questo comporterà una croce anche nella loro vita. La croce, però, non può essere evitata e non la si deve temere, ognuno di noi ne ha una e deve chiedere a Dio di avere la forza di portarla.

Luca Scapatello

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