Ci crediamo in Gesù? Ci crediamo in Colui che ha dato la sua vita per la nostra? O in fondo facciamo finta di credere?
Gesù dice: “Io sono il pane disceso dal cielo”. È evidente che questo pane è l’Eucaristia, che è Gesù che si è offerto donando la sua carne per la nostra salvezza. Ad un certo punto tutti mormoravano dicendo: “Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: ‘Sono disceso dal cielo'”, e lo prendevano per un esaltato.
Gesù gli risponde: “Non mormorate tra voi. Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Sta scritto nei profeti: ‘E tutti saranno istruiti da Dio’ – dunque Gesù che li sta istruendo si sta proclamando Dio – Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me”.
Gesù dà per scontato che se noi crediamo in lui ci salviamo, purché manifestiamo la nostra fede nell’obbedienza alle cose che lui ci dice (infatti, anche il demonio crede in lui ma non segue le sue indicazioni e non può essere considerato uno che si salva).
Credere significa anche fidarsi. Ad esempio, se qualcuno dice di credere in te e tu gli affidi dei compiti, ma lui fa tutto il contrario di ciò che gli hai detto, quello dice di credere in te ma non crede in te. È qui che Gesù ci chiama a credere e a mettere in pratica, perché senza le opere la fede è nulla. Allora Gesù oggi ci chiede questo: che fede avete? La manifestate attraverso le opere? Credete tangibilmente io sono la via, la verità e la vita e che è il pane vivo disceso nel mondo? Pensate davvero che io sono nella Santissima Eucaristia, che sono davvero in quell’Ostia che entra in voi? Credete a tutto questo?
Queste sono le domande che dobbiamo farci oggi, rispondendo in modo esplicito. Ci crediamo in Gesù? Ci crediamo in Colui che ha dato la sua vita per la nostra? O in fondo facciamo finta di credere? Questa è la domanda che siamo chiamati a farci.
Io sono certo che se noi ci mettessimo nelle condizioni di seguire, ascoltare e mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù, molte correnti di pensiero, anche politiche, morirebbero. Perché quando Gesù diventa il centro, tutto ciò che si avvicina a quel centro si santifica. Allora in questo tempo affidiamo al Signore il destino del nostro Pianeta, della nostra Nazione, delle nostre città, delle nostre famiglie, il nostro discernimento, la nostra conversione, il nostro saperci donare come fratelli e sorelle in Cristo. Chiediamo il dono di vivere una Santa Messa sempre più consapevole, unita a Gesù che si fa ancora cibo, si fa pane, si fa misericordia per noi.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
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