Vangelo di lunedì 7 giugno: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù ci dice che è con noi, in ogni nostra paura, quando siamo nella sofferenza: vivere di questa consapevolezza ci fa vivere in modo diverso

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Credo che Gesù ci parli in questo Vangelo di un’ottica presente, oltre che in prospettiva. Gesù ci parla infatti anche di questa vita che abbiamo davanti e nella quale ci dobbiamo impegnare. Ci sono due beatitudini particolari che sono rivolte al presente, mentre tutte le altre sono rivolte al futuro:

“Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio”…

Le beatitudini del “presente”

La prima beatitudine rivolta al presente è: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli”, è ora, è oggi, è adesso. Il Signore parla anche a questa vita, a questa esperienza terrena, non solo dell’ultraterreno.

L’umiltà è il seme sul quale si evidenzia la categoria del “povero in spirito”, perché è certo che si debba essere umili. Il povero in Spirito è colui che invoca sempre lo Spirito Santo perché se ne sente povero, e sentendosene povero invoca continuamente il Signore. Il Signore dice di lui beato perché il povero in Spirito sperimenta già su questa terra l’opera di Dio in questo tempo.

Infatti, quando si invoca lo Spirito Santo, lo Spirito Santo non tarda a scendere, e lo fa anche in questa vita. La seconda beatitudine al presente è: “Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”.

La giustizia di Dio

Gesù parla di giustizia divina, di vera giustizia, non della giustizia terrena. In questa beatitudine Gesù dice: beati coloro che sono perseguitati per la giustizia, cioè per tutti coloro che vogliono la giustizia, che subiscono l’ingiustizia. E allora vediamo come in questa beatitudine, sapere che siamo parte terrena di questo regno dei Cieli, che siamo già con lui, e che lui è con noi in ogni momento delle nostre sofferenze, del nostro tormento, delle nostre paure, lui è lì, solo che non ce ne rendiamo conto.

Lo Spirito Santo, quando lo invochiamo lui scende, quando soffriamo lui c’è. Un giorno la giustizia sboccerà come un fiore, proprio perché Dio è giusto, Dio è la giustizia stessa. Oggi sono stato al funerale di una persona con la quale giocavo a pallone che, poverino, da un giorno all’altro è andato via. Ha avuto un infarto dopo una partita, poi dopo l’operazione sembrava andasse tutto bene: è tornato a casa, è stato tre giorni ed è morto.

L’amore vince la morte

Il sacerdote al suo funerale a ha detto delle parole bellissime. Ha chiesto: Che cose è l’amore e cosa significa “amore”? Ci ha detto che l’amore deriva dalla parola “a-mors”, cioè “senza morte”. Vuol dire che l‘amore batte la morte e ci apre la porta della vita eterna. E questo sacerdote ha anche chiesto: “Che cos’è la vita eterna? La vita eterna è Gesù, e noi entreremo in lui, perché lui è la via, la verità e la vita”.

Oggi Gesù ci dice che è con noi, in noi, in ogni nostra paura, quando siamo nella sofferenza: vivere di questa consapevolezza ci allieta, ci riempie e ci fa vivere il peso che portiamo sulle spalle in modo diverso, diventa una sofferenza offerta.

Offriamo le nostre sofferenze per Dio, per la gloria del Signore, per la conversione dei peccatori, per chi ci ha fatto male. Chiediamo al Signore la forza di testimoniare la fede attraverso le opere e non attraverso le parole, ma attraverso i gesti concreti e attraverso la preghiera, perché senza la preghiera un uomo perde il contatto con Dio. Dobbiamo avere la consapevolezza di essere dei privilegiati, perché Gesù l’ha detto: “dove sono due o più riuniti nel mio nome io sono lì con loro”. Quindi oggi Gesù è qui con noi, nelle nostre case, grazie a questa comunione di preghiera.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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