Il nostro non accompagnarci alle profondità del Vangelo ci porterà a banalizzarlo, quando invece siamo fatti per amare.
Gesù ci dice delle cose importantissime in questo Vangelo: ci libera dalla sordità e ci spalanca le porte della vita eterna. A volte non ci rendiamo conto della potenza del Vangelo, della sua forza, della sua fermezza, della sua direzione univoca, senza angoli di tolleranza, ma semplicemente di verità.
Il nostro cammino di fede, il nostro cammino umano, è fatto di tanti ostacoli, di tante prove in cui dobbiamo saper avere spirito di rinuncia. Oggi invece va di moda avere tutto sotto controllo, e avere sempre di più.
Allora entra in ballo il fatto che la nostra precarietà diventa il nostro limite con Dio. Il nostro non accompagnarci interiormente alle profondità del Vangelo ci porterà a banalizzarlo, quando l’uomo invece è fatto per amare. Chiediamo al Signore il dono grande di accogliere questa parola, di metterla in pratica e di portare frutto, di farla fruttare.
“Troppe volte l’ammalato e il sofferente diventano un problema, mentre dovrebbero essere occasione per manifestare la sollecitudine e la solidarietà di una società nei confronti dei più deboli. Gesù ci ha svelato il segreto di un miracolo che possiamo ripetere anche noi, diventando protagonisti dell’«Effatà», di quella parola “Apriti” con la quale Egli ha ridato la parola e l’udito al sordomuto.
Si tratta di aprirci alle necessità dei nostri fratelli sofferenti e bisognosi di aiuto, rifuggendo l’egoismo e la chiusura del cuore. È proprio il cuore, cioè il nucleo profondo della persona, che Gesù è venuto ad «aprire», a liberare, per renderci capaci di vivere pienamente la relazione con Dio e con gli altri” (Dalle parole di Papa Francesco nel suo commento del 9 Settembre 2018 a questo Vangelo).
Ringraziamo Gesù del dono di queste perle, di questi racconti che ci portano a riflettere e ringraziamo il Signore per ogni piccolo sforzo di ognuno per il Regno di Dio. Chiediamo al Signore di accogliere tutte le nostre necessità e intenzioni, affinché la nostra vita sia sempre libera e unita all’amore di Dio.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
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