Vangelo di giovedì 24 giugno: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Chiediamo al Signore il dono di un abbandono pieno alla volontà del Padre attraverso la giuda amorevole di Maria

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Oggi si festeggia San Giovanni Battista e si celebra anche il 40° delle apparizioni a Medjugorje. Per me questa è una celebrazione duplice, perché tocca entrambe le figure, e c’è un motivo incredibile: Giovanni il Battista è colui che anticiperà Gesù, colui che lo battezzerà, che lo presenterà agli uomini. Che c’entra Maria con Giovanni il Battista? Maria è andata da Elisabetta ad aiutarla.

Quando la Madonna è andata Elisabetta le sussultò il bambino nel grembo, e in quel momento Giovanni ricevette lo Spirito Santo e il mandato di essere il precursore di Gesù.

La fede non è una casualità

Questo Vangelo ci dice, secondo me, che noi dobbiamo renderci conto che la fede non è qualcosa che nasce per caso.

Non è che si può dire: credo nella fede cattolica perché Papa Francesco mi piace. “Io credo perché ho un prete in parrocchia che è tanto bravo”: nemmeno su questo possiamo basarci. “Io credo” perché tutta la storia della fede è stata costruita da uomini che intervenivano: Abramo, Elia, Zaccaria, Giuseppe, Sant’Agostino, San Paolo, San Pietro, San Giovanni Battista…!

Gesù si è fatto conoscere e testimoniare dagli uomini… Gesù si è fatto condannare e crocifiggere dagli uomini. Quindi noi uomini siamo importanti. È evidente che la vita sia preziosa, ed è evidente che se ognuno di noi vivesse la propria fede in Spirito e Verità, noi saremmo tutti più vicini al Signore.

La tossicità del tradimento e dell’ipocrisia

Io ho un mio amico che dice di essere credente, prega molto, e si sente forte, gli piace che le donne lo facciano sentire così. È sposato, dice di essere una persona molto diretta, schietta, sincera, ma cede alle debolezze della carne tradendo la moglie.

Se tu dici di essere schietto, sincero, come puoi, con la persona a cui hai giurato fedeltà, comportarti da ipocrita? Questa è l’azione subdola del male che ti dice che sei sincero ma nella realtà non riesci ad esserlo, quindi sei schiavo, sei ingannato.

Perché Gesù ci manda Giovanni il Battista? Perché è attraverso gli uomini che Gesù parla e si presenta. È attraverso la testimonianza che la presenza di Cristo diventa ancor più viva in mezzo a noi.

Io mi rendo conto che il tradimento è una delle cose più tossiche da un punto di vista spirituale, perché quando ci troviamo davanti alle tentazioni della carne è difficile resistere, e ci cadi perché magari hai tanti problemi e dici “mi concedo ‘almeno’ questo”… Ma lo stai facendo nell’inganno nei confronti di qualcuno. In quel momento tu stai pienamente nelle mani del maligno, e magari chiedi pure la grazia a Dio, chissà… di qualche cosa.

Magari chiedi che qualcosa si possa risolvere; ma come fai a chiedere se al Signore non lo metti al primo posto? Come fai a dire di essere una persona sincera se alla persona alla quale hai giurato fedeltà doni la tua ipocrisia? Questo noi dobbiamo sperimentare: di non sentirci vittime, cosa che spesso ci succede, perché a volte siamo carnefici.

Testimoniare fino al dono della vita

Giovanni il Battista, non ce lo scordiamo, fu sacrificato, decapitato. L’uomo che ha presentato agli uomini Gesù Cristo è stato decapitato per un modo triste di chiedere di una donna che non gli voleva bene. Allora cerchiamo di mettere un po’ d’ordine nel cammino di fede. Di certo però, se fossimo stati pronti a risolvere da soli i nostri problemi, la Madonna non scendeva a Medjugorje.

Se non lo avesse fatto, non ci sarebbe stata qui questa preghiera e io con voi, perché tutto è dono, tutto è grazia. Il problema è che spesso non viviamo le cose come un dono, anche le sofferenze, ma come castighi. Castighi che non abbiamo ricevuto ma che ci fanno castigare gli altri. E quando punisci un altro, in fondo, punisci te stesso.

Chiediamo al Signore il dono di un abbandono pieno alla volontà del Padre attraverso la giuda amorevole di Maria, e soprattutto all’obbedienza, a ciò che Gesù ci chiede, di amare il nostro prossimo come noi stessi.

Se tu vuoi che tua moglie non ti tradisca, tu non la tradire. Se tu vuoi che un amico sia sincero con te, tu cerca di essere sincero, almeno con le persone più importanti della tua vita. Chiediamo a Dio il dono del discernimento, di vivere la nostra vita guardandoci da fuori, senza giustificarci né biasimarci, quando questo è il nostro male principale.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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