Vangelo di sabato 22 maggio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Non si può dare la risposta scientifica sull’esistenza di Dio: dobbiamo farci piccoli e contemplarlo, perché Dio si può contemplare

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Di questo Vangelo mi colpisce questa frase: “Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere. Questa frase, che è un’affermazione fortissima, non deve essere letta nella specificità del fatto che ci sarebbero tante cose da scrivere, perché Gesù ne ha fatte molte altre a quelle che conosciamo. La cosa importante è che, per capire che per averne fatte così tante, Gesù si è veramente impegnato. Gesù non ci ha dato un “contentino”, e ci sono tante cose da scoprire che scopriremo più avanti, davanti a lui.

Il fatto di voler capire tutto non è sano, perché quando si entra in un meccanismo di conoscenza a tutti i costi, si è nell’inganno, perché si vuole conoscere qualcosa che non si può scoprire. Uno degli scienziati più importanti del mondo, Antonino Zichichi, ha detto che se un giorno, malauguratamente, l’uomo dovesse scoprire che Dio esiste, allora quello non sarebbe Dio. Come a dire che, fino a che noi “non ci capiremo niente”, questa sarà la conferma piena che Dio sta su un altro livello.

Dio si può contemplare, non dimostrare

La scienza infatti si scontra su questo: vorrebbe dimostrare Dio ma non ci si riesce. Chi si arrende, dice che non è vero niente; chi invece si arrende al fatto che non lo si può dimostrare, altrimenti non si tratterebbe di Dio, allora riesce a credere. Non si può dare la risposta scientifica del fatto che Dio esiste o non esiste, sennò non si tratterebbe di Dio, questo è poco ma sicuro.

Don Fabio Rosini invece ha detto, simbolicamente, qualcosa di simile al fatto che se al Padre eterno scappasse inavvertitamente un battito di ciglia, “si sposterebbe una galassia, e se fosse la nostra saremmo tutti fritti!” Quindi cerchiamo di starcene al posto nostro, e non lo “stuzzichiamo”, perché stiamo parlando di chi gestisce tutto ciò che ci sta attorno.

Renderci conto di questo ci aiuta a farci un po’ più piccoli, contemplando la sua grandezza, perché Dio lo si può contemplare.

Chiamati a guardare il Cielo

Qual è la grande differenza tra noi e gli animali? È nella postura. Solo l’essere umano può ammirare il cielo. Perfino gli animali che possono stare ritti sulle sue zampe, puntano con la testa verso il basso, pensiamo all’orso, alla scimmia… Invece l’uomo è eretto, ed ha la postura per ammirare tutta la creazione. Don Fabio Rosini dice anche che, andando a vedere la postura che Dio ci ha donato, ci ha reso compatibili con la grandezza che lui ha creato, mentre per gli animali è diverso.

Gli animali sono sempre un dono di Dio, ma “dono” di Dio non significa “figli” di Dio come lo siamo noi, perché sono creature ma in modo diverso. Perché un cane o un gatto non possono contemplare Dio? Possono seguire le indicazioni di Dio, infatti gli animali seguono le indicazioni di Dio, perché la natura è incorruttibile.

Un cane farà le feste al suo padrone anche se è il peggiore degli assassini: il suo cane gli farà sempre le feste, perché il cane non sa riconoscere, non sa vedere cosa è bene e ciò che è male, mentre noi sì. E non è una questione solo di ragione: ci sono percezioni extrasensoriali, perché noi andiamo oltre quello che vediamo o che sentiamo. Come quando diciamo: “Quella persona non mi convince. Non so perché, ma non mi convince”.

Queste sono capacità che vanno al di sopra della mente e dell’istinto, mentre purtroppo gli animali hanno questo limite. Noi siamo fatti per la vita eterna, siamo chiamati all’eterna gioia, all’eterno tempo. Quando ci fidiamo e ci abbandoniamo a Dio diventiamo tutti come bambini. Ringraziamo il Signore che ci insegna a pensare un po’ più a come siamo fatti noi e meno a come sono fatti gli altri.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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