Gesù ci invita ad evitare la via breve, le scorciatoie, le raccomandazioni, l’ipocrisia, ma di scegliere la via scomoda
Gesù in questo Vangelo ci dice: “Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”.
“Non dare le perle ai porci”: che significa? È una parola molto complessa da decifrare, anche se sono poche le lettere che la compongono. Vuol dire non dare le primizie a chi non è pronto, a chi le ignora, a chi le odia.
Gesù ci dice di fare agli altri tutto quello che vorremmo fosse fatto a noi. Gesù ci invita ad evitare la via breve, le scorciatoie, le raccomandazioni, l’ipocrisia, ma di scegliere la via scomoda, la strada più stretta; quella strada che tanto più cerchi di arrivare tanto più è stretta e difficile da percorrere per giungere alla meta, ma dove è anche più bello godersi il traguardo.
Io penso che per una donna il parto è una delle cose in assoluto più profonde della propria esistenza. Eppure, anche lì, la vita nasce dopo un travaglio, di una grande sofferenza. Il dolore che solo una madre può capire viene poi trasformato nella grazia di un bambino, nella sua bellezza, nella sua tenerezza, semplicità e purezza. Allora Gesù ci sta dando le sane istruzioni per giungere al Regno che ci ha preparato, al posto che ci aspetta in Paradiso.
A volte viviamo come se non dovessimo mai morire e non sappiamo quale sarà il giorno né l’ora. A volte viviamo come se la morte possa arrivare a tutti tranne che a noi, ma non è così, perché a chi è arrivata e non se l’aspettava, è arrivata. Noi non conosciamo né il giorno né l’ora.
Una cosa è certa: questo Vangelo ci illumina, ci fa una radiografia, ci fa una risonanza magnetica e spirituale; ci attraversa, ci dice chi siamo, come stiamo, e che tipo di rapporto abbiamo con Dio. Allora sfruttiamo questo momento con un attimo di silenzio e chiediamo al Signore la capacità di comprendere quale tipo di rapporto abbiamo instaurato fino ad oggi con Lui. Chiediamo al Signore il dono di comprendere qual è la nostra profonda vocazione. Chiediamo al Signore il dono di essere suoi testimoni viventi in questo mondo avvolto dalla tenebre.
Sia lodato Gesù Cristo.
Redazione
* Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
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