Vangelo di domenica 20 giugno: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Se troviamo la forza di accettare il piano di Dio con amore, nonostante i patimenti, il Signore potrà fare meraviglie che non immaginiamo.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

All’incredulità degli apostoli Gesù risponde: “Perché avete paura? Non avete ancora fede?”. In quel momento gli apostoli hanno visto nella tempesta una cosa tangibile che gli ha fatto vivere diverse reazioni: la paura di morire, la paura che potesse succedere qualcosa di incontrollato. Quando vedono addirittura che Gesù dice di tacere alle onde e al vento e tutto si ferma, è evidente che si siano fatti una domanda, nonostante sapessero che lui era Dio: “Chi è costui?”, chi è?

Credo che su questa domanda ci dobbiamo fermare tutti quanti e chiederci: noi chi pensiamo che sia lui per noi? Che cosa può fare e cosa non può fare? Cosa può fermarlo da un’azione se decide di farla? Credo sia soltanto la nostra fede. Io non penso che Dio faccia miracoli di serie A o di serie B, che non abbia limiti, come ha fermato il vento e le onde può fare qualsiasi cosa. Come ha risuscitato Lazzaro, come ha guarito i lebbrosi, ha ridato la vista ai ciechi, può operare nel nostro cuore, nel nostro corpo…

Chi è Gesù per noi?

Oggi il Signore ci chiama proprio a questa domanda: chi è per te Gesù? È una domanda per tutti, e qui dobbiamo darci la risposta. Chi è per me Gesù? Che cosa può fare per me Gesù e che cosa posso fare io per lui? Che cosa posso testimoniare io per lui? Gesù ci chiede anche: Perché hai paura? Non hai ancora fede?

Credo che queste domande le faccia un po’ a tutti noi. Perché Gesù ci chiede: come mai non avete ancora fede? Lo chiede persino agli apostoli, che sapevano, perché lo vedevano; noi invece sappiamo perché ci è stato testimoniato. Le testimonianze che noi abbiamo sono importanti. La nostra fede è radicata sulla testimonianza degli apostoli.

Quindi noi ci troviamo davanti, credo, a una scelta, che è quella di essere dei cristiani “light”, alla buona, o essere dei cristiani pronti ad offrire la nostra vita. A volte la vita il Signore ce la chiede in modi diversi, a nessuno la chiede allo stesso modo: a qualcuno la chiede in una maniera apparentemente semplice ma che in realtà per molti altri sarebbe inaccessibile, e a qualcuno gliela chiede in modo che sembra dolorosissimo, ma magari per quella persona è sostenibile.

Noi dobbiamo avere fiducia nei progetti di Dio nella nostra vita, anche quando, e soprattutto, quando il piano di Dio per noi ci sembra ingiusto, insostenibile, senza via d’uscita. Se troviamo la forza di accettare il suo piano con amore, nonostante tutti i patimenti, io credo che il Signore potrà fare delle meraviglie che nemmeno immaginiamo.

Accogliere la propria croce

Un sacerdote un giorno mi disse, e aveva ragione, che ad ogni croce è collegata una grazia più grande. Il problema è che molte volte, non prendendo su di noi la croce, ci giochiamo la grazia. E spesso si tratta di quella croci che ci fanno stare proprio male. Io penso di conoscere delle persone che hanno accettato croci molto grandi e, attraverso quel cogliere le loro croci, hanno visto miracoli ancor più grandi.

La testimonianza più grande ce la da Gesù: lui è andato su quella Croce 2000 anni fa e la grazia che ne ha ricevuto l’umanità è la redenzione per tutti gli uomini. La Madonna ha subìto il martirio del Figlio davanti a lei ed è diventata Madre di tutti noi. Gli apostoli sono stati tutti martirizzati, e sono i portatori della Parola di Dio all’umanità intera.

Gesù ci insegna a credere al di sopra delle emozioni, al di sopra delle nostre aspettative, il Signore ci chiama a questo. Credo che Gesù oggi ci invita tutti ad avere questa predisposizione ad abbandonarci a lui.

Gesù risorge nella nostra vita

Voglio dare questa testimonianza: ho un amico che ha avuto un problema di salute molto grave, e l’ha accettato, rassicurando gli altri che sapevano di questo problema. Molte persone che conoscevano questa persona non credevano, e nemmeno lui. Quando questa persona ha avuto questo malore e si è avvicinato alla fede, tutta la famiglia si è convertita, perché hanno visto che lui aveva accettato quella croce, quella sofferenza.

Se oggi io sono qui e ho la possibilità di andare in Paradiso, è grazie a quella Croce che Gesù si è addossato per me. Se io nei momenti di sofferenza e di tormento, di malessere, di paura, di dolore e scoraggiamento metto tutto nelle sue mani, lui risorge nei miei problemi come è risorto dalla morte sulla Croce.

Noi dobbiamo avere la consapevolezza che Gesù ci fa risorgere da quella situazione. E oltre a questo, Gesù ci dice che può fare miracoli su questa vita, perché lui può fare miracoli su questa vita, perché lui il mare lo ha calmato, il vento lo ha calmato. Quindi abbandonarci al Signore ci porta a poter chiedere anche che la montagna delle nostre difficoltà si sposti nel mare, e quella montagna si sposterà. Chiediamo al Signore di avere questa fede: che qualsiasi cosa chiederemo al Padre suo nel suo nome, il padre suo ce la concederà.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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