Vangelo di domenica 18 luglio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

I disegni di Dio sono più grandi dei nostri punti interrogativi, più belli delle nostre sofferenze: un cristiano deve testimoniare questo

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Quando Gesù dice agli apostoli “venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’”, io mi sono sentito come se Gesù mi dicesse: ora riposati, vai in vacanza, stacca un po’.

Poi invece si vede nel Vangelo come le persone che erano smarrite lo avevano preceduto nel cammino, e quindi deve riprendere ad essere quello che era e a fare quello che faceva, nonostante agli apostoli avesse detto di riposare.

Io ora vorrei riposare, perché ho un po’ di pressione addosso, e mi rivedo in questo Vangelo, perché ho dovuto soprassedere a questo periodo di riposo. Ma voi siete più importanti in questo momento del mio riposo, e Gesù ha permesso che mia mamma vivesse quello che sta vivendo, che ci fossero delle complicazioni, e Gesù ha permesso che io fossi qui con voi; e non io, lui stesso, per mezzo della preghiera.

Gesù mi sta dicendo con questo Vangelo: se tu sei qui, continui a pregare con i tuoi fratelli, è perché loro sono, in molti, ancora come pecore senza pastore, allora devi esserci per me, devi servirmi.

Mettere al primo posto la volontà di Dio, anche nella prova

Devi essere, anche se un po’ stanco, al servizio di quella che è la missione della Chiesa. Oggi Gesù ci viene a parlare nella prova: io pure sto vivendo una prova, una croce, mia mamma ha il Covid, pure io dovrò farmi un altro tampone, dovrò fare delle verifiche, quindi ecco una serie di complicazioni che mi hanno portato a non poter più andare in vacanza, col rischio di contagiare qualcuno.

Quello che io mi sento nel cuore è proprio di mettere al primo posto la sua volontà. E oggi la mia volontà voleva far sì che mia mamma domani si operasse, che non ci fossero state complicazioni, che ieri fossi stato in vacanza a riposarmi un po’… Questa era la mia volontà, e invece oggi sto qua a parlare con voi, e sono contento lo stesso, nonostante io abbia qualche preoccupazione in più. E questo è l’esempio che dobbiamo dare. Magari sentirete che il mio tono è un po’ più serio degli altri giorni, però io sono qui con la stessa intimità con Gesù, non ce l’ho con lui, anzi.

So che dietro questa prova c’è sicuramente una grazia più grande, anche attraverso questa passione che sta vivendo mia mamma, attraverso questo calvario. Mia mamma mi ha detto “non posso fare nulla, nemmeno grattarmi il naso”, deve stare immobile, senza potersi muovere, in un posto dove non può nemmeno vedere i familiari: questa è una croce grande.

La speranza nella Croce

È una croce dolorosa, un po’ come Gesù sulla Croce, piantato, senza potersi muovere. Allora dico: perché la sta facendo soffrire così? È una donna buona, ha fatto 8 figli, ha aiutato il prossimo… Ma perché tutto questo?

Se io fossi lontano da Dio, ora, sarei arrabbiato. Se non ci fosse Gesù nel mio cuore io sarei arrabbiato con lui. Io ho pregato che il Signore, quando sarà, di portarla direttamente in Paradiso. L’ho chiesto per mia mamma e per mio padre. Mio padre ha sofferto gli ultimi 3 anni della sua vita, anche lui un calvario. Non aveva più l’indipendenza, gli si doveva fare tutto.

Però so che mio padre è andato in Paradiso perché ha vissuto una purificazione di sofferenza; e anche mia mamma la sta vivendo. So che è doloroso, e mi dispiace, perché mettermi al suo posto adesso mi fa stare male, però so che i disegni di Dio sono più grandi dei nostri punti interrogativi, sono più belli delle nostre sofferenze. Io credo che oggi un cristiano debba testimoniare questo, anche in momenti così.

Essere in comunione con Dio

Io oggi ho la possibilità di trasmettere che la mia fede c’è ancora ed è viva, che la mia gratitudine non è svanita per questo motivo, anzi, c’è sempre, sto qui con voi.

Voglio veramente che il Signore mi trasformi e mi renda come lui vuole, non come io voglio. Ecco, io spero di darvi testimonianza viva di quello che è il rapporto che dovremmo avere con Gesù, affinché il Signore possa compiere le meraviglie che ha predisposto per ognuno di noi.

E credetemi, se le mie parole stanno toccando il cuore di qualcuno non sono io, ma è Gesù a farlo, e ognuno lo può fare. L’importante è testimoniarlo in condivisione, in comunione con Lui e con quella volontà che ha voluto vedere suo Figlio in Croce, condannato ingiustamente, massacrato nel modo in cui è stato massacrato. Questo credo sia l’esempio perfetto in cui Dio ci ha voluto trasmettere il suo amore per ognuno di noi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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