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La lettura del Vangelo di venerdì 12 febbraio: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Chiediamo al Signore di cercare e desiderare l’intimità con lui, affinché il nostro legame con Gesù sia ancor più vivo.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

“Nel Vangelo di oggi portano un sordomuto a Gesù e gli chiedono di guarirlo: il sordomuto è chi non può ascoltare e parlare, chi non può esprimersi. Gesù ha compassione di lui, conoscendo le nostre sofferenze, e fa una cosa forte: gli tocca la lingua con la saliva e gli impone le dita negli orecchi, emettendo un sospiro al cielo.

In questo gesto difficile da comprendere, Gesù dice questa parola: “Effatà” (apriti!), proclamando una parola di guarigione. Quello stesso gesto di mettere la saliva sulla lingua del malato è un gesto legato alla Parola.

Infatti la saliva ci permette di parlare: se non ne avessimo non potremmo farlo. Dunque quell’azione simbolica ma importante, ci fa capire che è dalla saliva di Gesù, cioè dalla fonte della Parola che noi possiamo parlare. La Parola di Dio è salvifica, ci risana, e ci dà la possibilità di testimoniare Dio.

Lo stupore per le meraviglie di Dio

Anche se Gesù dice a tutti di non dire a nessuno quello che era accaduto, è curioso pensare che coloro che hanno assistito al miracolo non riescono a non dirlo a tutti! È talmente grande lo stupore generale che i presenti si sentivano sopraffatti dall’impulso di proclamare a tutti quello che è accaduto.

Chi di noi se trova un buon ristorante a poco prezzo non lo indica ad altri? Chi se vede un bel film non lo consiglia a qualcun altro? Quanto più per un miracolo! Quello stupore era troppo grande.

Pensiamo inoltre a quanto Gesù si è mostrato nella sua semplicità e umiltà: infatti per qualunque persona gli venisse chiesto di intervenire, lui lo faceva. Dio non è un Dio difficile, è un Dio vicino.

Un rapporto confidenziale con Dio

Gesù prende in disparte quel sordomuto per avere con lui un rapporto intimo e confidenziale con lui. Gesù allo stesso modo è contento che durante la nostra giornata ci parliamo, lo ringraziamo, magari a Messa o davanti al Santissimo, perché lì Gesù sente che stiamo vicini a lui e lì può compiere le sue meraviglie: Dio è il Dio delle meraviglie!

A noi è stato infatti proposto e promesso il Regno di Dio, e tutto ciò che Dio oggi è e che vive. Quindi possiamo chiederci: cosa ci è stato lasciato dall’eredità dalla venuta di Gesù? Tutto.
Se relazioniamo la nostra vita alla Vita Eterna non ci mancherà nulla e non avremo più quel senso di vuoto che a volte ci attanaglia in questa vita passeggera.

Chiediamo quindi di essere stupiti come chi, al tempo di Gesù, proclamava le sue meraviglie, ma anche intimi nei confronti di Dio, cercando un rapporto intimo con Lui. L’intimità è una cosa importante. Come tra gli innamorati non c’è un senso di dovere nello stare vicini ma c’è vero e autentico amore, Gesù ci chiede di avvicinarci a lui.

Chiediamo al Signore di cercare e desiderare l’intimità con lui, affinché il nostro legame con Gesù sia ancor più vero e testimoni ancor più la nostra fede, povera ma viva”.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

Elisa Pallotta

Scritto da
Elisa Pallotta

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