Vangelo di domenica 11 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Non dobbiamo banalizzare la Confessione: il confessore ha ricevuto un mandato da Dio, perché Dio è in lui e così veniamo e perdonati.

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Gesù dice una cosa importante agli apostoli. Dice: “Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi, e “A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati“.

Questo è un mandato, un compito assegnato agli apostoli, ma anche un potere. Infatti “a coloro a cui non perdonerete (i peccati), non saranno perdonati”. Quindi delega agli uomini, ai suoi apostoli, il potere di assolvere le persone che si pentono dei loro peccati, ma anche di non assolvere.

Questo ci dovrebbe far riflettere rispetto a tutte le volte che banalizziamo la Confessione: il confessore ha ricevuto un mandato da Dio, perché Dio è in lui nel momento in cui riceviamo il Sacramento della Confessione e veniamo e perdonati.

Gesù è vero Dio e vero uomo

Una cosa che oltre a questo mi ha fatto riflettere è quando Gesù si trova in mezzo agli apostoli: le porte erano chiuse e lui passa attraverso i muri, mangia con loro. Quindi c’è una doppia realtà in Gesù: quella che sembra puramente spirituale, in grado di passare attraverso i muri, e quella che si nutre fisicamente del cibo che mangiano gli apostoli.

In questa duplice identità Gesù ci ha dimostrato veramente che lui è Dio, perché io credo che nessuna forza possa passare attraverso una parete e poi interagire con qualcosa di solido, concreto, come mangiare del cibo. Gesù invece è sia spirito che corpo, e questa è la prova tangibile che lui è Dio.

Cristo è risorto veramente!

Nessuna realtà può farlo, nessuna persona ha mai potuto fare una cosa del genere. Non è un gioco di prestigio, è Dio! Anche il fatto che Tommaso abbia messo le mani nei fori dei chiodi e della lancia sul costato di Gesù, è un’ulteriore dimostrazione che il suo era un corpo risorto. Con le piaghe causate dai chiodi, quei chiodi che lo avevano ucciso.

Meditiamo su questo, perché a volte leggiamo il Vangelo senza soffermarci su dei dettagli che invece ci danno grandi risposte. E non perché questo Vangelo ci spiega scientificamente che Gesù è il Figlio di Dio, ma perché a volte non analizziamo le cose nella loro grandezza descrittiva: Gesù ce lo dice in questo momento che lui è il Figlio di Dio e ce lo dice attraverso i fatti che vengono narrati, non solo attraverso le sue parole.

Infatti in questo Vangelo Gesù passa attraverso le pareti e ha il potere di nutrirsi e gustare il cibo insieme agli apostoli, facendo mettere le mani a Tommaso nelle sue piaghe.

La paura di allontanarsi da Dio

Oggi mi sono messo in contatto con una ragazza che sta soffrendo per un problema sanitario che le ha arrecato dei gravi disagi, e ha paura di allontanarsi da Dio, temendo che queste sofferenze la mettano troppo alla prova.

Io oggi chiedo al Signore, che attraverso questo Vangelo ci fa vedere che Gesù è tangibile quando vuole, di andare a toccare questa persona, e fargli sentire che lui a volte fa anche ciò va al di sopra di quello che immaginiamo.

Chiedo a Gesù, perché a lui nulla è impossibile, di toccare questa ragazza, tutte le persone che vivono momenti di incredulità e tutti noi nel nostro cuore, lì dove ci sono ancora degli incastri, delle situazioni irrisolte, e dove c’è quell’incapacità di abbandonarci a Colui che per amore nostro si è abbandonato e si è fatto crocifiggere fino a morire per noi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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