Vangelo di giovedì 1 aprile: riflessione di Paolo de La Luce di Maria – Video

Gesù ha vissuto per noi la Passione e vuole che noi la meditiamo e la “riviviamo” con lui per renderci conto di quanto siamo amati

Riflessioni di Paolo de La Luce di Maria

Questo bellissimo Vangelo ci parla di Gesù che ci lava i piedi: è qualcosa di incredibile se ci pensiamo, e capirlo è quasi impossibile, ma ce lo spiega Lui. La cosa più sconvolgente è che Gesù fa qualcosa di umiliante, se ci pensiamo. Perché si umilia così?

Gesù è l’umiltà

Gesù in realtà non si umilia mai, egli è l’umiltà e non subisce nessuna forma di fastidio nel lavare i piedi ai suoi apostoli, lui lo fa solo perché è amore. Gesù, sapendo che quel gesto era per noi un segno importante, l’ha voluto lasciare come messaggio affinché ognuno di noi prendesse esempio da lui.

Questo Vangelo ci parla in modi diversi a seconda di come noi lo guardiamo. Una cosa che credo possa toccare tutti è questo che Gesù dice: “Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti”.

Che vuol dire “chi ha fatto il bagno”? Io credo che se noi oggi viviamo nella grazia, ci comportiamo da cristiani, cerchiamo di aiutare il prossimo, andiamo a celebrare le Solennità di fede, prendiamo l’Eucaristia, stiamo vivendo una condizione abbastanza coerente con la nostra professione di fede. Se noi ci andiamo anche a confessare ci purifichiamo.

Perché abbiniamo ora la Confessione alla purificazione? Perché la Confessione detta con il cuore è una purificazione, un atto di liberazione, anche se a volte noi la banalizziamo, come anche gli altri Sacramenti. Li facciamo diventare dei riti, non dei contatti. Io non so se domani, nel Venerdì Santo, qualcuno avrà il coraggio di meditare la Passione guardando il film “The Passion”.

A molti infatti la Passione di Gesù dà fastidio agli occhi e vengono impressionati da questo film. Noi, molti di noi, non riescono a guardare quel film perché soffrono nel vedere le sofferenze di Gesù. Molti invece non lo guardano perché non vogliono vivere la sofferenza di Gesù: “Occhio non vede, cuore non duole”.

Ma se Gesù l’ha vissuta quella Passione, vuole che noi riviviamo per renderci conto quanto siamo amati! Io credo che quello strazio che noi vivremo vedendo quel film ci farà entrare ancor di più nel mistero di questo giorno che si rinnova di anno in anno e che rimanda a quel giorno di sofferenza immane di Gesù. Nonostante questo, non lo guardiamo, perché ci dà fastidio.

Maria sotto la Croce

Vivere quella sofferenza con Gesù invece ci porta a capire non in modo distaccato ma in modo intimo! Dio non ha risparmiato Maria di vedere la Passione di suo Figlio! Non le ha detto: starai lontana da quello che gli faranno, ma un giorno te lo rivelerò. Maria lo ha visto! E noi non vogliamo vedere, a volte, nemmeno un film…

Che è vero che ritrae quel momento così crudo… Ma Gesù è stato trattato con dolcezza o con crudeltà? Meditando con quel film la sua Passione, soffriremo con lui e ci uniremo al suo dolore!

Quando soffriremo vedendo quel film, quelle piccole sofferenze allevieranno un po’ quelle Gesù, che vedrà che noi abbiamo voluto soffrire un poco per lui, vivere in qualche modo la sua Passione è un dono! Non è farsi dal male, ma è unirsi a quel dolore, davanti a quelle immagini, sapendo che Gesù ha vissuto quel dolore.

Quello non è nemmeno “un film”: è verità! Credo che a Gesù faccia piacere se viviamo un po’ del suo dolore con lui, ma ognuno è libero di fare ciò che sente nel cuore.

La debolezza di fronte alla sofferenza

Vi dico questo perché a noi piace cogliere il bello della fede, e ci piace sentire la bellezza di un’azione cristiana, ci piace dire “sono un cristiano”. Ma perché gli apostoli quando Gesù è andato sulla Croce sono tutti scappati? Perché è emersa la loro umanità. E in quell’umanità sono scappati, sono fuggiti, perché siamo umani, siamo deboli, sensibili e paurosi, siamo così.

Ma questa non è una condanna: Gesù ci vuole salvare! Ci vuole portare in Cielo, anche se a volte non ci rendiamo conto che per amarci come ci ama, ha dovuto subire quel supplizio, quello scempio, quelle sofferenze inaudite.

Allora chiediamo al Signore di non fermarci davanti a una fede emotiva. Di non fermarci davanti a una fede sensibile ma non concreta, perché Gesù ha lavato i nostri piedi! E allora oggi, se c’è qualcuno che ci è vicino ha bisogno, simbolicamente, andiamo a lavargli i piedi.

Sia lodato Gesù Cristo.

Redazione

Paolo è il fondatore della Luce di Maria, è un laico, padre di famiglia e sposato in chiesa.
Tutte le sere alle ore 00:00 recita in diretta Facebook e Youtube de La Luce di Maria, il Santo Rosario che accompagna con delle riflessioni spontanee sulla Parola del Vangelo del giorno a venire.

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