Comastri: il Vangelo vissuto al 100% è il messaggio di Madre Teresa

Schermata 2016-09-03 alle 14.19.04

Una Santa testimone del Vangelo, “una cristiana al 100 per cento”. Così il Cardinale Angelo Comastri definisce Madre Teresa. Il porporato ha incontrato tante volte la fondatrice delle Missionarie della Carità ed ha recentemente pubblicato un libro su di lei intitolato “Ho conosciuto una Santa”. Al microfono di Alessandro Gisotti, il cardinale Comastri si sofferma sul valore per la Chiesa e per il mondo della Canonizzazione di Madre Teresa:

R. – Madre Teresa ogni volta che incontrava le persone, lasciava un segno nel cuore e sicuramente la Canonizzazione lascerà il segno nel cuore di tanta gente ricordandoci la testimonianza che ci ha dato. La sintesi la possiamo trovare nelle parole che disse Ricciardetto, il famoso Augusto Guerriero, quando incontrò Madre Teresa e affermò: “Non avevo mai visto un Santo. Improvvisamente mi resi conto della vanità degli interessi che avevano segnato la mia vita: la vanità delle passioni, la vanità delle ambizioni. E improvvisamente capii che c’è un solo ideale per cui vale la pena di vivere: la carità”. Ecco, Madre Teresa quando si incontrava ti faceva vergognare di essere egoista. Ti accorgevi che l’egoismo stride, è assurdo! Perché tutto quello che abbiamo lo dobbiamo condividere”. Lei diceva spesso: “Non sono le disuguaglianze lo scandalo, perché c’è chi è più intelligente e chi è meno intelligente, chi ha più salute e chi ha meno salute, chi è più laborioso e chi è meno laborioso. Lo scandalo è la non condivisione!” La Madre, quando parlava negli incontri, nelle piazze, nelle chiese, spesso diceva: “Uscite dall’egoismo! Venite dalla parte dell’amore. Noi vi aspettiamo per farvi felici!”. Questo è in sintesi il messaggio di Madre Teresa, ma in fin dei conti è il Vangelo!

D. – Madre Teresa, quando le chiedevano quale fosse il suo segreto, spesso rispondeva con semplicità: “Prego”. Quindi, chiaramente questo elemento fortissimo di preghiera come fonte poi di tutto quello che è riuscita a fare. È un esempio che naturalmente si vede come inarrivabile, eppure lei stessa diceva che tutti siamo chiamati alla santità …

R. – La santità è lo scopo della vita di tutti; la santità non è altro che vivere la carità, vivere donando, perché lei diceva sempre: “Siamo stati creati per amare ed è amando che si raggiunge lo scopo della vita; ed è amando che si raggiunge la felicità”. Quando nel 1969, Malcom Mudgeridge, famoso giornalista della Bbc andò a Calcutta per registrare un documentario sulla vita di Madre Teresa e delle sue suore, rimase colpito quando entrò nella Casa del Cuore immacolato, queste due enormi stanze dove Madre Teresa e le suore accolgono la povera gente buttata sulle strade di Calcutta, anzi potremmo dire sulle fogne di Calcutta. Ebbene questo giornalista disse: “Ma qui dentro c’è povertà, c’è miseria, c’è gente scheletrita … Qui c’è tanto quanto basta per definirlo un inferno. Eppure qui tutti sorridono. Perché?”. Madre Teresa rispose: “Mister, questo non è un inferno. Questo è un paradiso, perché qui c’è l’amore. Ed è l’amore che fa il paradiso”. E lui rispose: “Sì, Madre, questo sarà anche vero, ma dove trovate la forza per sorridere?”. La Madre disse: “Venga domani mattina alle ore 6”. La Madre lo aspettò all’ingresso della Casa di Calcutta e lo portò nella cappella dove questa schiera di suore in ginocchio per terra, sul pavimento, partecipava all’Eucaristia. Terminata la Messa, la Madre disse al giornalista: “Vede, il segreto è tutto qui. Nella Messa, Gesù ci mette l’amore nel cuore. E poi noi andiamo a portarlo ai poveri che incontriamo”. Malcom Mudgeridge aggiunse: “Rimasi veramente impressionato. Passando i giorni mi interrogavo su questo segreto che non riuscivo a capire, finché alla fine – lo ha raccontato lui – presi la decisione: voglio diventare cattolico per partecipare a quell’Eucaristia che in quelle suore produce quella carità”. Questa è la motivazione. Ed è diventato cattolico!

D. – Madre Teresa è entrata anche nel linguaggio, nella cultura. Tuttora si sente dire: “Non sono mica Madre Teresa!”, come ad identificare questa persona con il bene, in qualche modo il bene assoluto. Come è stato possibile il successo anche di popolarità di una donna che comunque aveva delle posizioni molto forti, anche controcorrente, pensiamo sull’aborto, pensiamo a quello che disse ricevendo il Premio Nobel per la pace …

R. – Non dobbiamo mitizzare Madre Teresa. Era semplicemente una cristiana: una cristiana al 100%! Quando un gruppo di professori americani andarono a Calcutta dopo il Nobel per la pace, rimasero colpiti nel vedere la sua carità. Le dissero: “Madre, tornando a casa, noi dobbiamo fare qualcosa? Anche noi vogliamo fare qualcosa. Cosa possiamo fare?”. E Madre Teresa, con semplicità rispose: “Tornando a casa, sorridete alla vostra moglie, sorridete ai vostri figli, perché l’amore comincia a casa. Se nelle vostre case voi portate l’amore, l’amore si diffonderà nel mondo, perché il mondo è come sono le famiglie: se fate famiglie buone, voi rinnovate il mondo. Tutto parte da un sorriso, il resto viene dopo”.

D. – “La pace inizia con un sorriso”, un’altra frase famosa di Madre Teresa. A volte sembrano quasi frasi fin troppo semplici eppure effettivamente sono le più difficili da mettere in pratica. Forse in questo ricorda un po’ anche Papa Francesco, con la semplicità delle sue parole …

R. – Esattamente. Il Vangelo, in fin dei conti è molto semplice. Ce lo ricorda Madre Teresa, ce lo ricorda Papa Francesco, ce lo ricordava Giovanni Paolo II, ce lo ricordano tutti i Santi. Quando si vive il Vangelo allora ci si accorge che veramente il mondo può cambiare. Madre Teresa diceva: “Tutti potete aggiustare un piccolo pezzo di storia”. E quando una volta le dissero: “Madre, lei vede tanta ingiustizia nel mondo. Perché non protesta? Perché non grida?”, lei rispose: “Finché gridiamo è buio, è buio. Non si accende la luce. Accendete la luce”. Questa è la cosa più importante!

D. – Dopo questa Canonizzazione di Madre Teresa nel Giubileo della Misericordia, qual è la sua speranza? Che cosa dobbiamo sperare noi tutti come frutto da questa semina iniziata tanti, tanti anni fa con la scelta di Madre Teresa di dedicarsi tutta a Dio e agli ultimi?

R. – Io credo che il messaggio si possa sintetizzare con le parole che lei disse all’Onu nel 1985, quando il segretario generale Pérez de Cuéllar la presentò in una maniera altisonante e disse: “Da questa tribuna hanno parlato tutti i grandi della Terra. Oggi vi presento la donna più potente della Terra”. Madre Teresa, lì accanto, semplice, umile, quando sentì queste parole sicuramente non approvò. Ma quando prese la parola disse: “Io cerco di portare nel mondo l’amore che Gesù mi mette nel cuore. pregando, Gesù mi riempie il cuore di amore”. E rivolgendosi all’assemblea dell’Onu, con la Corona del Rosario immancabile che teneva in mano, disse: “Pregate anche voi. Gesù vi metterà nel cuore il suo amore e vi accorgerete dei poveri che avete accanto, forse nel pianerottolo della vostra casa, forse nella vostra famiglia c’è qualcuno che ha bisogno del vostro amore. Fate qualcosa! Subito! Qualcosa di concreto. Il mondo cambia così”.

fonte: radiovaticana

Impostazioni privacy