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Com’è la Madonna?
È bellissima. Ed è mamma, con il cuore di una mamma.
Che cosa la colpisce di più del suo atteggiamento verso di lei e la sua famiglia?
La discrezione, la delicatezza d’animo, che le fa perfino chiedere scusa, nell’atto dell’apparire, per il tempo che toglie agli altri: «Fabio», ha detto proprio così, «ti chiedo scusa per il tempo che tolgo alla tua famiglia».
Qual è il cuore del suo messaggio?
Il primo messaggio è il nome: la Vergine si è presentata coi titoli di Madonna delle Rose, Madre e Regina delle famiglie e della Chiesa.
La rosa ha un valore poetico?
«Rosa mistica», corpo mistico della Chiesa: la Madonna stessa è la Chiesa e in quanto Madre di Gesù, è Madre della Chiesa. Lei stessa ha spiegato che la rosa è il fiore che rappresenta il corpo mistico: il rosso è il colore del sangue versato da suo Figlio; i petali intorno al nucleo stanno per la comunità cristiana che si stringe intorno a Gesù, il Verbo incarnato, alla sua Passione e Risurrezione, per poi aprirsi a 360 gradi e portare l’amore e la parola di Dio al mondo intero. E il profumo della rosa, ci ha detto, è il profumo di Cristo.
La devozione accosta il profumo di rosa ad alcuni santi.
Sforzandosi di assomigliare a Gesù, alcuni grandi santi come Padre Pio arrivano ad averne il profumo. Ma a tutti è chiesto di diventare santi.
E come si fa a diventarlo?
La Madonna ci chiede di consacrarci a lei e di vivere la nostra vita nella presenza di Dio. Di accostarci con frequenza ai Sacramenti, in particolare all’Eucaristia e alla santa Confessione; di meditare il Rosario. Ma ha spiegato che se impariamo a rivolgere il nostro pensiero a Dio in ogni momento della giornata, allora il lavoro, il riposo, le amicizie, tutto diventa preghiera. E nella preghiera, che è dialogo, si cresce nella comunione con il Signore. Ci chiede di vivere in modo retto, con onestà. Ha detto che ogni buona azione da noi compiuta vale un’anima strappata a Satana.
Perché Satana è contro la famiglia
Quali altri messaggi vi ha dato Maria?
La Madonna si è rivolta da qui all’umanità intera, alla Chiesa e a quella porzione di Chiesa che è la famiglia, ponendo questo suo intervento nel solco del massaggio di Fatima. Ci ha messo in guardia che Satana è potente e vuole scatenare l’odio, quindi la guerra per distruggere l’umanità. E per raggiungere questo scopo vuole abbattere la Chiesa di Dio, incominciando dalla piccola Chiesa domestica che è la famiglia, che è culla della società, e, nel solco della Famiglia di Nazaret, tanto più della comunità cristiana.
Di che genere di guerra si parla?
La minaccia di un conflitto nucleare tra l’Occidente e l’Oriente, la terza guerra mondiale. E la Madonna ha aggiunto che il demonio avrebbe fatto di tutto per minare l’unità della famiglia cristiana fondata sul matrimonio e che, senza una nuova conversione, molti pastori avrebbero tradito la propria vocazione, anche con grave scandalo, e che la Chiesa avrebbe conosciuto una nuova grande apostasia, cioè il rinnegamento delle verità cristiane fondamentali riaffermate nei secoli nella tradizione e nella dottrina.
Perché la famiglia sarebbe così centrale nel piano di Dio sul mondo?
A Nazaret, un padre, una madre e un bambino che si è fatto uomo hanno vissuto con sobrietà, in pace e letizia, per trent’anni. Hanno lavorato duro, hanno goduto dei beni della terra e dell’amicizia di chi li ha conosciuti, senza volere apparire o dominare sugli altri, con la sola preoccupazione di vivere bene e a gloria di Dio il quotidiano. Con questa fedeltà si sono guadagnati il pane e l’amore di tanti, in rispetto del creato. A Civitavecchia, manifestandosi non a una persona, ma a un marito e a una moglie con dei figli… il Cielo ha voluto ribadire che la famiglia è il cuore della società umana e della Chiesa. Attraverso questo segno chiede a tutte le famiglie lo sforzo di seguire l’esempio della Famiglia di Gesù.
E perché sarebbe al centro delle attenzioni di Satana?
Satana, in odio al Creatore, mira a colpire l’uomo, perché è costituito a immagine di Dio, e la famiglia, che umanamente riproduce al massimo grado la relazione d’amore fra il Padre celeste e la creatura. Ciò significa che l’amore che si alimenta e si dilata in una famiglia riproduce al massimo grado l’amore e la fedeltà di Dio che sono per sempre. Prova ne è che l’uomo, dotato da Dio di libertà, intelligenza e di capacità d’amore, è reso fecondo e chiamato, in seno alla famiglia, a cooperare alla creazione, generando e servendo la vita.
Satana sa bene che la capacità di amare, la capacità di riconoscere lo sguardo buono di Dio nascono in famiglia: per questo è proprio lì che colpisce. Le tenebre che oggi avvolgono la concezione dell’uomo mirano a oscurare la dignità della persona, quindi la famiglia, dove l’individuo si forma e prende coscienza di sé.
Attorno alla famiglia e alla vita si svolge la battaglia contro la dignità divina dell’uomo.
Per questo la comunione coniugale non viene riconosciuta né rispettata nei suoi elementi di uguaglianza della dignità degli sposi e di necessaria diversità e complementarità sessuale.
La stessa fedeltà coniugale e il rispetto per la vita in tutte le fasi dell’esistenza sono sovvertiti da una cultura che non ammette la trascendenza. Come notava Giovanni Paolo II, «allorché le forze disgreganti del male riescono a separare il matrimonio dalla sua missione nei confronti della vita umana, attentano all’umanità, privandola di una delle garanzie essenziali del suo futuro»
Un appello
Difendiamo la famiglia cristiana. Come ha detto anche mons. Kabongo, segretario di san Giovanni Paolo II, pellegrino qui a Civitavecchia: «Dall’unità della famiglia dipende il futuro della Chiesa e del mondo».
Di tutti i segni testimone il vescovo
Perdita di fede, famiglie distrutte, scandali nella Chiesa, guerra e terrore incombenti… Siamo sicuri che la Vergine abbia profetizzato tutto ciò già nel ’95?
Tutti i messaggi sono stati trascritti a mano all’epoca via via che venivano comunicati; a stretto giro, letti e controfirmati in presenza di testimoni dall’allora vescovo di Civitavecchia, Gerolamo Grillo. Lo stesso che ha consentito alla pubblicazione parziale dei messaggi nel volume La Madonna di Civitavecchia di padre Flavio Ubodi, il suo incaricato presso la nostra famiglia.
Lo stesso vescovo che all’inizio non credette alle lacrimazioni?
E che si ricredette il 15 marzo 1995 quando la Madonnina pianse nelle sue mani, in presenza di altre persone, mentre stava pregando chiedendo discernimento a casa sua.
Ma inizialmente si oppose al punto di chiedere che la Madonnina venisse distrutta. Secondo lei, perché si mostrò tanto ostile?
Per le stesse ragioni per cui ancora oggi tanti storcono il naso di fronte a questi accadimenti prima di venire a verificarli di persona.
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