Chi è il sacerdote? cosa fa? quale è la sua missione?

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Il sacerdote e colui che ricevuto il sacramento dell’ordine sacro, direttamente falle mani di un vescovo validamente consacrato. Il sacramento dell’ordine è uno dei sette sacramenti istituiti da Cristo, grazie al quale viene donata , a chi lo riceve , Una speciale consacrazione che con un particolare dono dello Spirito Santo , permette di esercitare una sacra potestà a nome e con l’autorità di Cristo al servizio del popolo di Dio. Questo sacramento dona una speciale effusione di Spirito Santo, che conferma l’ordinato a Cristo nella sua triplice funzione di Sacerdote, Profeta e Re, secondo i rispettivi gradi del sacramento. L’ordinazione conferisce un carattere spirituale indelebile: perciò la stessa non può essere ripetuta nè conferita per un tempo limitato. I sacerdoti ordinati, nell’esercizio del ministero sacro,parlano e agiscono non per autorità propria e neppure per mandato o delega della comunità, ma in persona di Cristo Capo e a nome della Chiesa. pertanto il sacerdozio ministeriale si differenzia essenzialmente, e non solo per grado,dal sacerdozio comune dei fedeli, al servizio del quale Cristo l’ha istituito.

Una delle domande più frequenti perchè è necessario il sacerdote?

Perchè così ha voluto Gesù Cristo, istituendo la sua Chiesa. la volontà di Cristo è pertanto il motivo fondamentale e determinante. E’ così lo stesso Cristo che ha voluto che senza il sacerdote non ci possa essere la celebrazione dei due essenziali sacramenti: L’Eucarestia e la Penitenza. Il carattere sacramentale che distingue i sacerdoti, in virtù dell’Ordine ricevuto, fa sì che la loro presenza e il loro libero ministero siano unici, necessari e insostituibili.

Quale è  la vera missione del sacerdote?

La sua missione peculiare è quella di seguire Cristo è amarlo nei fratelli. Egli agisce nel nome e nella persona di Cristo Capo  (in persona Christi capitis), per il bene delle anime. Solo Cristo è il vero                  sacerdote, gli altri sono i suoi ministri. Di collaborare col Vescovo egli infatti riceve dallo stesso la responsibilità di una comunità parrocchiale o di una determinata funzione ecclesiale. Egli forma con gli altri presbiteri, un unico presbiterio diocesano, in comunione e sotto l’autorità del vescovo a cui deve obbedienza. Egli è consacrato per predicare il vangelo, celebrare il culto divino, soprattutto l’eucarestia da cui trae forza il suo ministero, ed è chiamato ad essere il pastore dei fedeli. Il Sacerdote in virtù del sacramento dell’ordine partecipa alla dimensione universale della missione affidata Da Cristo agli apostoli. Il dono spirituale che essi hanno ricevuto non li prepara ad una missione limitata e ristretta, bensì a una vastissima e universale missione di salvezza pronti a predicare il vangelo fino agli estremi confini della terra.

In conclusione è Cristo stesso che agisce in coloro che egli sceglie come suoi ministri, li sostiene perchè la loro risposta si sviluppi in una dimensione di fiducia e di gratitudine che dirada ogni dubbio e ogni paura, anche quando si fa più forte l’esperienza della propria debolezza o si fa più aspro il contesto di incomprensione o addirittura di persecuzione. L’indossare i paramenti sacri liturgici, indica visivamente che il sacerdote agisce nel nome di Cristo ed egli stesso è un altro Cristo, Il segno esterno di indossare l’abito liturgico implica un atto interiore di lasciarsi rivestire da Cristo, è il donarsi a lui  come egli si è donato a noi,  Il sacerdote non si riveste solo dei  paramenti liturgici si riveste in realtà di Cristo stesso, è rende chiaramente visibile il fatto che lui è li ma in persona di un’Altro.

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