La+nuova+sfida+della+CEI%3A+nasce+l%E2%80%99infermiere+di+parrocchia
lalucedimaria
/cei-parrocchia-infermiere/amp/
Notizie

La nuova sfida della CEI: nasce l’infermiere di parrocchia

Una novità proposta dalla CEI e che avrà inizio a Roma, ma che sarà seguita anche da altre Diocesi di Basilicata e Piemonte: di cosa si tratta?

photo getty images

Un’iniziativa promossa dall’Ufficio Nazionale per la pastorale della salute della CEI e partirà da Roma, in collaborazione con l’Asl Roma 1. In contemporanea, si snoderà per tutta la regione Lazio, ma anche in Piemonte e Basilicata.

Nasce “l’infermiere di parrocchia”

Si chiama “Infermiere di parrocchia” ed è un’iniziativa promossa dalla CEI contro quella che viene definita “la cultura dello scarto”. Non si tratta di un infermiere che eroga prestazioni in parrocchia invece che all’ospedale, ma di una persona che confrontandosi con un coordinatore parrocchiale, attiva procedure e servizi per i bisogni che ci sono sul territorio.

Un’iniziativa utile ad affrontare le tante sofferenze e le tante realtà di disagio, malattia e solitudine che ci sono nelle nostre città, in particolare durante il periodo estivo. Dopo un anno di pianificazione, l’accordo trovato fra la CEI e l’Asl Roma 1 è arrivato: “Un progetto sperimentale che partirà a settembre per l’intera regione Lazio, ma che è già stato approvato anche in Piemonte e in Basilicata” – ha spiegato in un’intervista don Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della salute.

Le parrocchie: la rete sul territorio

La sanità sta cambiando in Italia, ma cambiano anche le emergenze a noi più prossime, a partire dai malati di Alzheimer e da quelli oncologici. La parrocchia può offrirsi come luogo di incontro per le loro necessità, e come ponte fra il malato e il Servizio Sanitario Nazionale. Tante sono le nuove forme di povertà da dover affrontare, in primis quella della cultura dello scarto” – ha dichiarato don Angelelli.

Le parrocchie diventano una vera e propria rete sul territorio, come lo sono le associazioni di volontariato. Anche loro, per quanto sarà possibile, potranno agire sui territori e far intercettare al Servizio Sanitario Nazionale quei casi che, fino ad ora, nessuno conosceva” – ha continuato padre Angelelli.

Dove partirà l’iniziativa

Un “servizio – iniziativa” che partirà in 3 diocesi campione: Alba, Roma e Tricarico. Nella speranza che, anche altre diocesi, si affaccino a questa nuova sfida.

ROSALIA GIGLIANO

LEGGI ANCHE: Papa Francesco: “I nonni, un immenso valore per i giovani”

Fonte: vaticannews.va

Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI

Rosalia Gigliano

Scritto da
Rosalia Gigliano

Recent Posts

  • Medjugorje

Don Marco racconta il segno ricevuto a Medjugorje: “L’Eucaristia cominciò a sobbalzare”

È accaduto prima dell’apparizione alla veggente Marija a Medjugorje: don Marco racconta di un grande…

32 minuti fa
  • Novene

Medjugorje, Novena alla Regina della Pace: preghiera del primo giorno

Quest'anno ancora più sentitamente preghiamo la Novena alla Madonna di Medjugorje, in risposta all'invito della…

4 ore fa
  • Santi

Oggi 16 giugno sono i Santi Giulitta e Quirico: mamma e figlio testimoniano la fede

Madre e figlio, i santi Giulitta e Quirico sono martiri dei primi secoli del cristianesimo.…

6 ore fa
  • Il Vangelo del Giorno

Commento al Vangelo di oggi 16 giugno 2025: Mt 5,38-42

Meditiamo il Vangelo del 16 giugno 2025, iniziando la giornata con una profonda riflessione sulla…

7 ore fa
  • Preghiere

Preghiera del mattino del 16 Giugno 2025: “Illumina il mio cuore”

Il Lunedì è il giorno della devozione allo Spirito Santo. Invochiamo la sua potente presenza…

8 ore fa
  • Preghiere

Preghiera della sera 15 Giugno 2025: “Trasforma la mia vita”

“Trasforma la mia vita”. Con la preghiera della sera di oggi chiediamo alla Santissima Trinità…

17 ore fa