Non è una novità che ci sia una frangia tradizionalista della Chiesa che sta operando una sorta di “Scisma” nei confronti dell’operato di Papa Francesco. Se i ‘Dubia’ sono l’emblema del dissenso di una parte della Chiesa che non approva le decisioni di Papa Francesco giudicandole contrarie alla dottrina e in senso dispregiativo le definisce aperture moderniste, c’è un substrato di sacerdoti che quotidianamente guida i propri fedeli contro il Papa e la direzione che il Vaticano ha intrapreso negli ultimi anni.
Un esempio di questo lavoro diffamatorio tra la gente lo potete riscontrare sul web cercandole dichiarazione di Don Alessandro Minutella, sacerdote della diocesi di Palermo già noto per le presunte apparizioni della Madonna del 2013. Sebbene Don Minutella sia stato più volte redarguito dal professarsi messaggero della Madonna questo non gli ha impedito di proseguire con la sua missione diffamatoria nei confronti di Papa Francesco.
Le catechesi di questo sedicente messaggero di Dio sono improntate su un pessimismo dilaniante, in cui la Chiesa appare come irrimediabilmente compromessa, soggiogata dalle forze oscure e guidata da un impostore. Non vi è dubbio che con questi presupposti si possa parlare di un vero e proprio scisma, pensare che Gesù abbia abbandonato la propria Chiesa è una follia, tutti i fedeli sono ben a conoscenza della fedeltà del Messia alla propria e più grande istituzione ed è solo attraverso questa consapevolezza che si possono superare le paure e comprendere come la Chiesa non si stia disgregando ma si stia adattando ai tempi.
Il problema dei tradizionalisti si basa sulla loro ortodossia, ogni piccola variazione del contenuto, sebbene non cambi il messaggio di fondo, viene vista come un eresia, accadeva la medesima cosa con Giovanni Paolo II eppure adesso è santo ed i miracoli concessi post mortem bastano a giustificarne la beatificazione.
Don Minutella ha detto più volte che senza l’impegno costante di tutti i fedeli presto ci troveremo con una Chiesa senza la presenza reale del signore, ma per rispondere a tale affermazione basta leggere il Vangelo e sapere che Dio non ci abbandona mai nemmeno nel momento più buoi, in quello in cui siamo più distanti, quindi sarebbe bene procedere con impegno a vivificare la fede senza eccedere in allarmismi distruttivi e controproducenti.
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