Temiamo, fortemente, per i cattolici grillini, poiché, se oggi avete dato, più di una volta, un’occhiata ai risultati delle elezioni, su internet o al Tg, non vi sfugga di leggere anche questa notizia, che, anche se un po’ datata, ci risulta ancora incomprensibile e vorremmo non fosse riferita alla schiera di politici che ha appena avuto gran parte dei consensi di noi cittadini, italiani e cristiani.
“Ai cattolici che osano aprire bocca nel Movimento, non contro di esso, ma semmai integrandolo nei principi della Chiesa è infatti riservata non solo la scomunica politica, ma la minaccia delle vie legali, che vuol dire brandire il pericolo del danno economico, per tappare la bocca a quei militanti che ancora pensano che il Movimento, al quale hanno dedicato e dedicano passione e tempo, possa coniugare la sua attività politica con quei valori cattolici che tanto più oggi, davanti al feroce attacco religioso di cui sono vittima, rappresentano un baluardo per la famiglia e per le fasce meno protette della società”.
Erano le amare parole del candidato alla Regione Lazio, nonché rappresentante degli attivisti cattolici romani, nel 2013, Andrea Aquilino. Pare che il suo torto fosse stato quello di aver inserito, nei dibattiti del Movimento 5 Stelle, le sue “opinioni cristiane”, in merito alle unioni civili, alle lobby LGBT e quant’altro.
Aquilino, infatti, si batteva per dei principi etici, che tutti i cattolici avrebbero potuto condividere. L’esclusione avvenne tramite una lettera, firmata dall’avvocato incaricato da Beppe Grillo; specificava anche: “Le ricordo, l’uso del nome e del marchio che caratterizza il Movimento è riservato a quanti abbiano ottenuto la certificazione di una lista di candidati (…). Su tali presupposti, ed attesa la sua mancata elezione alle scorse consultazioni regionali nelle fila del Movimento, La invito a volere immediatamente cessare l’uso o il riferimento diretto, indiretto anche solo per allusione al nome od ai marchi di proprietà del sig. Grillo, uniformandosi alle regole comportamentali e procedurali osservate da quanti si rispecchino nelle attività del Movimento 5 Stelle che ben conosce, per avervi fatto parte nel recente passato”.
Beh, vedremo cosa accadrà, in seguito, agli eletti nel Movimento 5 Stelle, che si sono sempre professati cattolici e che, ultimamente, hanno, addirittura, messo fuori lista i massoni dichiarati.
Antonella Sanicanti
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