Anche la Cassazione conferma i 18 anni di carcere per l’ex compagno di Carla Caiazzo.
La cassazione ha confermato in via definitiva 18 anni di reclusione per l’uomo che aveva tentato di bruciare viva la sua donna.
Dopo anni di sofferenze e voglia di rinascere, Carla Caiazzo vede definitivamente vinta parte della sua battaglia. Paolo Pietropaolo, il suo ex compagno, che aveva tentato di ucciderla dandole fuoco, è stato definitivamente condannato a 18 anni di carcere, anche dalla Cassazione. All’epoca dei fatti, Carla era anche incinta della loro bambina, bimba nata poi e salvata insieme alla sua mamma. Il rito abbreviato aveva già condannato agli stessi anni di pena l’uomo, pena confermata anche dalla Corte d’Appello di Napoli lo scorso novembre 2017. Ieri la sentenza definitiva della Cassazione.
Carla, oggi, porta avanti la sua battaglia non solo per sè stessa, ma anche per tutte quelle donne che, come lei, hanno subito e subiscono ancora violenza dai loro compagni. Lei ha più volte affermato che perdonare un uomo per ciò che ti ha fatto è quasi impossibile, ma aiutare altre donne a denunciare è l’arma vincente contro “chiunque vuol farci del male”.
La vita di Carla, oggi, è segnata dalla presenza constante della sua bambina e dalla sua fede per Padre Pio, il santo di Pietrelcina che, come lei stessa ha raccontato, “le è stato vicino nei momenti più difficili della sua rinascita. Ho sentito davvero che lui ha ascoltato le miei preghiere”, ha detto Carla.
ROSALIA GIGLIANO
Fonte: ansa.it
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