
Il Cardinale Timothy Dolan riflette sull’assenteismo a Messa, sulle mille scuse che argomentiamo per non presentarci al rito che, almeno la domenica, ci è richiesto di frequentare, secondo il terzo Comandamento, da Dio stesso.
Il Cardinale dice: “Uno può trovare la Messa noiosa, ma è un problema suo, non della Messa. Ci sono, nella vita, diverse attività importanti che sono noiose: le visite dal dentista possono essere tali; le persone che hanno malattie ai reni mi dicono che una dialisi, tre volte alla settimana, non è un’esperienza entusiasmante; andare a votare non è il massimo del divertimento. Tutte e tre le cose sono però importanti, per il nostro stare bene, e il loro valore non dipende dal grado di soddisfazione con cui le facciamo”.
“Noi crediamo che ogni Messa è il rinnovarsi dell’avvenimento più importante e decisivo che sia mai accaduto: l’eterno, infinito sacrificio di lode di Dio Figlio a Dio Padre su una croce, sul monte Calvario, in un venerdì chiamato “santo”.
La nostra assenza alla celebrazione, dunque, ci pone in un atteggiamento di rifiuto della grazia, che Dio vuole prepararci alla mensa dell’altare, quando ci invita a nutrirci del suo Figlio unigenito, immolato e fatto cibo per noi.
Antonella Sanicanti