I segni dei tempi: il caldo record scioglie i ghiacciai, cosa accadrà ora?

Il caldo record di questi giorni sta avendo effetti negativi sul pianeta. Tra questi anche lo scioglimento dei ghiacciai, quali saranno le conseguenze? Qual è il significato di tutto questo?

il caldo record scioglie i ghiacciai, cosa significa?
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Continua l’ondata di caldo record sopra l’Europa e anche ai poli: diramato l’allarme per lo scioglimento dei ghiacci in Groenlandia.

Caldo record e scioglimento dei ghiacciai

Da anni si parla dell’effetto serra e degli effetti catastrofici che potrebbe causare qualora non vengano presi dei provvedimenti per diminuire sensibilmente l’emissione di gas tossici nell’atmosfera. Mai come quest’anno però gli effetti sono stati tangibili: l’ondata di caldo che si è abbattuta su tutta l’Europa a giugno e luglio ha fatto sì che si registrassero le temperature più calde della storia per i periodi di riferimento. Questo ha causato incendi, slavine e allagamenti in varie zone del continente.

L’effetto più preoccupante però riguarda lo scioglimento dei ghiacciati in Artide e in Antartide ed il corrispondente innalzamento del livello del mare che minaccia le città costiere. In questi giorni lo scioglimento dei ghiacciai ha riguardato anche la Groenlandia. L’istituto meteorologico della Danimarca ha segnalato un andamento preoccupante, mercoledì si sono sciolte un totale di 197 miliardi di tonnellate di ghiaccio, 22 delle quali solo sull’isola.

Qual è il rischio di questa situazione?

I rischi di un andamento climatico simile sono enormi. Non solo il livello dell’acqua crescente potrebbe fa scomparire parti di costa, ma il caldo torrido potrebbe modificare la morfologia delle regioni del mondo e portare alla morte di molti animali. L’aumento della temperatura porterebbe alla scomparsa di corsi fluviali e dunque dell’acqua potabile, nonché alla morte di piante e animali, tramutando tutto in zone desertiche. Le estati sarebbero sempre più calde e gli inverni segnati da fenomeni atmosferici potenzialmente catastrofici.

Visto così lo scenario futuro, il peggiore possibile, si avvicinerebbe e non poco alle descrizioni del giorno del giudizio. Ci troveremmo dinnanzi ad un habitat invivibile, dove la vita di esseri umani, animali e vegetazione è in costante rischio. Come nelle previsioni bibliche, anche per la salvaguardia dell’ambiente la salvezza risiede nella redenzione e nel rispetto dell’altro. Evitare sprechi, avere cura di ciò che ci circonda, restituire quanto ci è stato donato per migliorare la vita degli altri.

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Luca Scapatello

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