Il caffè spirituale, una pausa con la Parola – Domenica 31 Gennaio

Il caffè richiama un’abitudine quotidiana che ci accomuna un pò tutti, una buona tazzina calda e aromata, ci dà quel input per iniziare meglio un nuovo giorno.

Il caffè spirituale, una pausa con la Parola
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È per tantissimi di noi, tra cui la sottoscritta, è un’abitudine irrinunciabile a casa o al bar in compagnia, e anche occasione per incontrare amici, conoscenti, colleghi.
Esattamente quello che dovrebbe essere la Parola di Dio per noi, un appuntamento a cui non possiamo rinunciare, per scoprire in essa l’opportunità per un incontro davvero imperdibile col Signore.

La Parola guida le nostre giornate

Ogni giorno, dopo aver pregato, perché non è un gioco né tanto meno un atto scaramantico, leggiamo una Parola aperta “a caso”, ma sappiamo che nelle cose di Dio, il caso non esiste, e che ogni sua Parola ci parla e vuol dire qualcosa proprio a noi, adesso.

La sua Parola è luce ai nostri passi, spesso ripeto queste parole di San Paolo nella Lettera agli Ebrei cap 4,12, perché mi piace tantissimo: 

“Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore”.

La Parola di oggi, Domenica 31 Gennaio 

Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo? (Giacomo 4:12)

La Parola estratta oggi “a caso” è un monito a non giudicare l’altro, che non si riferisce a non giudicare nel senso corretto, secondo l’insegnamento di Dio. La Bibbia è chiara nel dire che è necessario riconoscere e condannare i peccati in mezzo a noi, ma non la persona. Perché solo Dio è giudice buono e giusto, solo Lui può leggere nei nostri cuori, e conosce l’intera storia della nostra vita, le nostre ferite. Quindi sa delle conseguenze sulle nostre scelte e comportamenti.

Simona Amabene

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