Breve riflessione sulla prima lettura del giorno 05-09-17

Pillola del giorno martedì 05-09-17

1Tes 5,1-6.9-11
Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva; infatti sapete bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. E quando la gente dirà: «C’è pace e sicurezza!», allora d’improvviso la rovina li colpirà, come le doglie una donna incinta; e non potranno sfuggire. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosicché quel giorno possa sorprendervi come un ladro. Infatti siete tutti figli della luce e figli del giorno; noi non apparteniamo alla notte, né alle tenebre. Non dormiamo dunque come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri. Dio infatti non ci ha destinati alla sua ira, ma ad ottenere la salvezza per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. Egli è morto per noi perché, sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. Perciò confortatevi a vicenda e siate di aiuto gli uni agli altri, come già fate.

I cristiani che hanno speranza sono “figli della luce”, ma è o o vegliare nell’attesa e nella sobrietà della vita. Dio ha i suoi progetti di amore su ciascuno di noi ed è da questa certezza che il cristiano deve vivere nella tranquillità attiva e fiduciosa. La morte è la risurrezione di Gesù ci dà la salvezza, ossia la vita in e con Lui. La nostra di cristiani deve essere un’attesa consapevole e di adorazione sincera, che è segno inconfutabile della felicità che ci attende.

Credo io nella salvezza, cioè nel progetto di amore che Dio ha per me? Attendo la fine, la parusia, con amore, con adorazione, vigilante e fiducioso?

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