Non è un mistero che Bono, front man e leader degli U2, abbia una spiccata fede in Dio. Proprio per questo gli è stato proposto di co-condurre un programma sui salmi insieme a David Taylor, intitolato ‘Bono & David Taylor: Beyond the Psalms’ in cui l’artista irlandese ha dato prova della sua grande conoscenza della Sacra Bibbia. Parte delle sue riflessioni sono state riportate su ‘Aleteia’ e noi vi riproponiamo alcuni stralci dei concetti più importanti espressi dal cantante.
Il primo grande concetto espresso dal cantante riguarda la vittoria sulla morte che Gesù ha consegnato all’umanità, a riguardo racconta di quella volta che era in viaggio con la famiglia in terra santa e fermatosi a riflettere si è detto: “Qui la morte è morta!”. Questa espressione che sembra un non senso racchiude in vero tutta l’ideologia cattolica, tutto il significato che il sacrificio di Gesù rappresenta. Per questo spiega di essersi interrogato a lungo su questo concetto e di essere giunto ad una conclusione:
“La morte non ha più potere su di me come ne ha avuta a 14 anni, quando è morta mia madre. Una parte della nostra psicologia si basa sulla paura della morte. La Scrittura dice che ora vediamo come in uno specchio, ma allora vedremo faccia a faccia. Sapendo ciò, la vita è più facile. Io non vedo l’ora di vederci chiaro, su tutto! “.
Il secondo grande concetto espresso da Bono nel programma riguarda l’opera di Gesù da molti considerata carità nei confronti di poveri ed indifesi, ma che in realtà, a suo modo di vedere, è semplice giustizia: “ E’ incredibile che quando Gesù inizia la sua missione, quando inaugura il tempo della grazia del Signore, quando dice che è venuto a dare la vista ai ciechi, ecc… in realtà tutto ciò è giustizia. Non è carità. Mi piace ricordare il Salmo 9: ‘Il Signore sarà un riparo per l’oppresso, in tempo di angoscia un rifugio sicuro’, o il Salmo 11: ‘Per l’oppressione dei miseri e il gemito dei poveri, io sorgerò’. Questo è Cristo. Questa è la ragione di Cristo. È il suo manifesto. E dovrebbe essere anche il nostro manifesto”.
Infine Bono da un consiglio a chi si approccia per la prima volta ai salmi spiegando che quello che ha compreso lui dalle letture è che Dio ascolta, ma sopratutto che dinnanzi a questi bisogna essere onesti: “La cosa più difficile che richiedono i salmi è l’onestà. Leggo la Sacra Scrittura e vi trovo adulteri, assassini, egomaniaci… come molti dei miei amici! [Ride]. Quella che David fa al marito di Betsabea è incredibile… È un passaggio così buio. Ma nei salmi successivi si riflette tutta la grazia e la redenzione. È l’onestà a caratterizzare questi versi. Non possiamo piacere a Dio se non essendo brutalmente onesti. Questa è la radice del nostro rapporto con Dio. L’unico problema che Dio non può risolvere è quello che proviamo a nascondere”.
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