Di storie come questa, se ne sentono tante, ma ogni volta si fa fatica a crederci, a comprenderne le motivazioni e a condividerle.
Si legge molto spesso di quanti siano numerosi i Paesi in cui i cristiani non sono affatto liberi di festeggiare il Natale ed ogni altra ricorrenza, di professare la propria religione, e di come sono sgarbatamente perseguitati e molestati.
Questa volta accade a Bolzano, nella sala comunale “Europa” di via del Ronco.
La sala aveva ultimamente ospitato Matteo Salvini della Lega Nord, per un meeting, e i veterani dello sport, che hanno premiato l’Atleta dell’anno.
E proprio questi ultimi avevano lasciato le decorazioni natalizie incriminate e l’albero, non sapendo, probabilmente, che il giorno dopo si sarebbe scatenato il dilemma.
La richiesta, tra altro, è stata camuffata con un pretesto, ossia che la sala doveva essere lasciata spoglia, così come l’avevano trovata i veterani, prima di entrarvi.
Fatto sta che l’accaduto ha giustamente richiamato l’attenzione dell’opinione pubblica, che ha verificato la dura realtà: come e in che misura siamo disposti a cedere il passo a chi è di un altro Credo, laddove l’incontro tra noi è loro dovrebbe anelare all’integrazione, anche spirituale, e non alla divisione, che porta, invece, a scindere o a nascondere il cristianesimo, in favole di altri valori religiosi, altamente discutibili, anche per la nostra italiana comunità laica.