Venezuela: la battaglia politica uccide 80 bimbi negli ospedali

Cosa sta succedendo nel Venezuela?

Una battaglia politica, quella in Venezuela, che ora uccide anche i più indifesi direttamente negli ospedali.

Venezuela crisi

Continua senza sosta la crisi in Venezuela una situazione che si aggrava in conseguenza del black-out elettrico in essere da ormai quasi una settimana.

Lo scontro politico, fra l’auto proclamato presidente Guaidò e il presidente Maduro, assume ormai i connotati di una autentica battaglia fatta anche di colpi bassi. In un paese in piena  emergenza umanitaria, sociale ed economica.

Uno stato in ginocchio

Uno stato completamente in ginocchio: una crisi acutizzata ancora di più da giorni di blackout totale. La mancanza di energia elettrica ha messo a dura prova i mezzi di trasporto, ma soprattutto gli ospedali.  I nosocomi ne risentono in particolare, per lo spegnimento di alcuni macchinari salvavita. Secondo le prime fonti, sono già 80 i bambini morti nel solo reparto neonatale dell’ospedale di Maracaibo ma non si escludono altri decessi.

Chiesto lo stato di emergenza

Lo stato di emergenza è stato chiesto al presidente Maduro da ogni forza politica dato che la situazione sembra insostenibile. Ma il presidente non è preoccupato, tanto da limitarsi solo alla sospensione delle attività didattiche e lavorative. Ma dalla sola giornata di lunedì, la disposizione si è già allargata anche a quella di martedì e chissà…

Ciò che colpisce è che, se da un lato c’è un intero paese che soffre e vede in Guaidò la luce in fondo al tunnel, l’unica via per poter far sentire la propria voce, dall’altro lato c’è il presidente Maduro che continua a farsi riprendere in video senza alcuna preoccupazione, mentre dà indicazioni ai suoi per gestire al meglio l’emergenza.

La battaglia politica ora uccide negli ospedali

Jorge Rodriguez ministro delle comunicazioni ha dichiarato che nonostante i lavori di ripristino stiano andando avanti la situazione rimane complessa. “Sono ormai cinque gli attacchi criminali sferrati contro il nostro sistema elettrico nazionale”, le parole di Rodriguez che non fornisce però alcuna spiegazione a queste accuse.

“Ci sentiamo profondamente commossi ed orgogliosi al vedere il coraggio con il quale i nostri compatrioti stanno affrontando questa atroce aggressione contro il sistema elettrico nazionale”.  il ministro ha concluso dichiarando che questa è “un’altra vittoria che rivendichiamo, in attesa della vittoria finale contro questo attentato”

Parole mentre l’emergenza continua, mentre il dipartimento di stato Americano richiama in patria tutto lo staff diplomatico operante in Venezuela. Parole, mentre l’emergenza continua a mietere vittime, specie fra i più piccoli ed indifesi della società venezuelana. Un paese sempre più un balia del suo destino come una nave alla deriva.

Fonte: Ansa.it

 

 

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