Biden usa Giovanni Paolo II per giustificare la guerra | La Chiesa reagisce

Le parole di Biden sono state giudicate come guerrafondaie e non sono sono piaciute a molti leader europei, in particolare la sua citazione di Giovanni Paolo II, vista come totalmente fuori luogo e contesto. 

Tanto che anche la Chiesa cattolica si è alzata sulle barricate, additandole come un pessimo esempio di strumentalizzazione della fede per fare la guerra.

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Le parole di Giovanni Paolo II nel suo discorso a Varsavia sono state infatti giudicate una strumentalizzazione piuttosto grossolana. Se Biden si era insediato alla Casa Bianca come portatore dei valori “cattolici”, nonostante le numerose e feroci critiche per il suo sostegno incondizionato ad esempio all’aborto. Ora, con questa sua ultima uscita, anche i suoi sostenitori cominciano ad avere numerosi dubbi, e a pensare che con l’utilizzo di Wojtyla per sostenere la guerra abbia sostanzialmente toccato il fondo.

La citazione di Wojtyla che ha fatto storcere il naso

La citazione di una delle frasi più note del Pontefice polacco si innesta infatti in un discorso fortemente guerrafondaio, al punto che persino la Casa Bianca ha dovuto attutirne il senso contro le critiche che sono piovute da ogni direzione. “Non abbiate paura, parole che cambiarono il mondo”, ha affermato Biden per incoraggiare la resistenza armata ucraina e proclamare che “Putin non può restare al potere”. Le sue parole sono state pronunciate nel Castello di Varsavia distrutto dai nazisti nel 1944, evitando però di dire che furono gli stessi russi a liberare la Polonia.

“La Russia sta strangolando la democrazia, e vuole farlo non solo in casa sua”, ha detto il presidente Usa, affermando che “questa non è una battaglia che si vincerà nel giro di pochi giorni o mesi, dobbiamo preparaci a una battaglia che durerà a lungo”. Durante un incontro con alcuni profughi ucraini, alla domanda “Cosa pensa di Vladimir Putin alla luce di quello che sta infliggendo a queste persone?”, Biden ha risposto: “E’ un macellaio”.

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Parole che di certo non invitano alla pace, e che hanno fatto rispondere al portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che “i nuovi insulti di Biden a Putin restringono ulteriormente la finestra di opportunità per ricucire i rapporti tra Russia e Stati Uniti”. Ma la citazione che ha maggiormente scandalizzato la Chiesa cattolica è stata proprio quella di Giovanni Paolo II, il cui senso era assolutamente il contrario di quello che ha lasciato intendere Biden.

Il senso completamente stravolto delle parole di Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo II nell’inaugurare il suo pontificato il 22 aprile 1978 invitava a non avere paura non di attaccare il nemico, ma di spalancare le porte a Cristo. “Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!”, fu il suo discorso per intero, cosa che Biden si è premunito ampiamente dal citare.

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Spalancare le porte a Cristo significa infatti aprire il cuore alla pace, l’esatto contrario della guerra. Il messaggio di Giovanni Paolo II fu inequivocabilmente a favore della pace. Come sottolineò all’indomani dell’invasione americana in Iraq nel 2003: “Io appartengo a quella generazione che ha vissuto la Seconda guerra mondiale ed è sopravvissuta. Ho il dovere di dire a tutti i giovani, a quelli più giovani di me, che non hanno avuto quest’esperienza: Mai più la guerra!, come disse Paolo VI nella sua prima visita alle Nazioni Unite. Dobbiamo fare tutto il possibile! Sappiamo bene che non è possibile la pace ad ogni costo. Ma sappiamo tutti quanto è grande questa responsabilità. E quindi preghiera e penitenza!”.

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Parole che riecheggiano esattamente quelle che Papa Francesco non smette di pronunciare in questi giorni, contro la guerra, giudicata una “pazzia”, e totalmente schierato a favore della pace. “La politica usi la sua retorica, ma senza torcere per i propri scopi la religione”, ha affermato il gesuita Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, rilanciando sui suoi social l’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa. “La retorica politica è legittima, ma occorre lasciar stare la fede”, ha osservato il gesuita. Ricordando che, al contrario, “il pontificato di Giovanni Paolo II è costellato di appelli contro la logica del conflitto”.

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