Bestemmie: Dio non punisce i peccatori, sono loro che si allontanano da lui

 

Nella rubrica dedicata ai lettori di ‘Amici Dominicani’, una donna ha espresso la sua preoccupazione per la punizione divina che l’attende a causa del suo passato da bestemmiatrice. L’autrice della missiva spiega che un tempo era sua abitudine offendere il nome di Dio con ogni genere di improperio, un vizio preso da adolescente e reiterano ad ogni minima occasione: “Per un periodo della mia vita sono stata una bestemmiatrice, vomitavo bestemmie su Dio e sul suo adorato Figlio Gesù. Le bestemmie che uscivano dalla mia bocca erano simili a quelle dei demoni nell’inferno, ed erano dette con intenzione, ossia ero cosciente di quello che dicevo, lucida”.

Quasi per caso, spiega l’autrice dello scritto, si è trovata di fronte ad alcuni scritti che spiegavano la gravità del suo peccato (la donne era cattolica praticante, ma ignorava la gravità della bestemmia) e da quel momento in poi ha cominciato a documentarsi meglio comprendendo la misura dei suoi errori. Un simile evento casuale ha convinto la donna che Dio abbia praticato indulgenza nei suoi confronti e l’abbia rimessa sulla retta via: “Il Signore, però, mi ha usato misericordia e ha fatto in modo che conoscessi la gravità di questo orribile peccato”.

Ciò nonostante la donna si sente sempre in difetto, vede davanti a se il suo tremendo peccato e nemmeno le confessioni e le assoluzioni dei sacerdoti le mettono il cuore in pace. Quindi completa il suo intervento avvertendo i lettori sulla gravità della bestemmia: ”Nella mia famiglia ci sono stati una serie di lutti, crisi economica, liti furibonde, problemi di salute e ostacoli negli affetti. Purtroppo anche mio padre, Giuseppe, in passato bestemmiava molto e a volte anche oggi lo fa. La mia vergogna è infinita per quello che ho fatto e come ho detto, il mio peccato mi tormenta giorno e notte”. Infine chiede a Padre Angelo (curatore della rubrica) di ricordare lei e suo padre nelle preghiere.

In risposta alla lettrice Padre Angelo conviene nell’affermare che Dio le ha praticato Misericordia e che può solo immaginare la sua gioia per essersi ravveduta. Ma spiega anche alla donna che non deve credere che le sue disgrazie personali siano venute in conseguenza del suo peccato, perché Dio , in quanto essere infinitamente misericordioso, non è solito punire i propri fedeli lontani, anzi ricambia con amore e attende che si ravvedano come nel suo caso:

“In realtà col peccato l’uomo si chiude a Dio, implicitamente si consegna a satana e ne viene tiranneggiato. Non pensare che dovrai essere castigata ulteriormente per le bestemmie dette. Te ne sei confessata. Gesù ha espiato tutti i tuoi peccati e nella confessione lui ha versato il suo preziosissimo Sangue sulle ferite delle tue bestemmie. Dopo la confessione puoi ben dire con San Paolo: “Dove ha abbondato, ha sovrabbondato la grazia” (Rm 5,20).Vai dunque avanti serena. Il Signore è con te”.

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