Beppe Sala: “Vado a Messa e non smetto di cercare Dio”

La fede guida la vita di un uomo di politica; il sindaco di Milano, Beppe Sala, confida: “La mia fede non mi ha mai abbandonato”.

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photo web source: facebook.com

“Non ho mai smesso di cercare il Signore, nemmeno nelle alterne vicende della mia vita”: Il sindaco Beppe Sala si confessa.

Beppe Sala: “Non smetto di cercare Dio”

La fede, la politica, un uomo, una città: Beppe Sala, sindaco di Milano si confessa. “Ho avuto momenti di stanchezza e di contraddizioni, ho avuto dubbi, ma non ho mai smesso di cercare Dio”.

Una confessione scritta in una lettera pubblicata dal quotidiano LA REPUBBLICA la vigilia di Natale. Un uomo che decide di scrivere il suo amore e la sua fede per Dio: “Tra tante vicende della vita sento di non poter fare a meno del confronto con il mistero di Dio. Per questo, non ho mai smesso di cercare il Signore”.

“Vado a Messa ogni domenica”

Il sindaco Sala si confessa e si rivela. La sua fede in Dio è uno degli aspetti più importanti della sua vita: “Penso spesso che la mia fede non reggerebbe senza la pratica, senza la possibilità di entrare in un luogo di culto, senza la Messa della domenica. Ho bisogno della Messa, di sentire la voce, più o meno ispirata, di un pastore e di misurarmi con Gesù e con il suo Vangelo”.

Parole di fede che, difficilmente, si sento uscire in modo così puro e semplice dalla bocca di una persona che ha deciso, in questi tempi, di affiancare la sua vita a quella politica. Un uomo d’altri tempi il sindaco Sala, un uomo che è consapevole che, data la sua condizione di vita (convive dopo un divorzio ndr), non può accostarsi ad alcuni sacramenti.

Da uomo divorziato e in uno stato di convivenza, non mi è consentito accostarmi al Sacramento. Un problema sentito da migliaia di persone e a cui prima o poi la Chiesa dovrà rispondere […] La Messa della domenica è un momento di pace e di verità. Mi fa star bene, mi aiuta a sentire la mia umanità, i miei dolori, la mia essenza”.

Beppe Sala: “Non posso accostarmi all’Eucarestia”

A chi gli chiede cosa prova a non potersi accostare e mangiare anche lui l’Eucarestia, il sindaco Beppe Sala risponde nella sua lettera – confessione: “Impedire la cosa più importante della fede cristiana, mangiare il corpo di Gesù, non si impedisce neanche a un assassino, pentito ovviamente.

La liturgia ci insegna l’umiltà di essere come (e peggio) degli altri, di condividere la speranza, di far ammenda delle nostre miserie. Amo stare insieme agli altri, condividere quel senso di solitudine e, allo stesso tempo, di comunione che la Messa ti dà”.

Ma cos’è la fede per il sindaco Sala? “La fede mi dà l’energia ogni giorno per rendere concreto il mio camino sulla via dell’equità. Altrimenti la Parola di Dio rischia di rimanere scritta solo nei libri e non nei nostri cuori”.

ROSALIA GIGLIANO

Fonte: il sussidiario.net

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