Benedizione Urbi et Orbi 25 dicembre, Papa Leone: “Solo la pace cambia il mondo”

Nel giorno in cui la Chiesa tutta festeggia la nascita del Signore Gesù, della luce che viene a rischiarare le tenebre del mondo, come da consuetudine, Papa Leone ha impartito la sua benedizione Urbi et Orbi.

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Benedizione Urbi et Orbi 25 dicembre 2025, Papa Leone XIV: “Solo la pace cambia il mondo” – lalucedimaria.it

Un momento molto particolare e sentito dai tantissimi fedeli che hanno affollato Piazza San Pietro per ascoltare Prevost, al suo primo Natale da Pontefice. Parole che risuonano unanimi e che arrivano al cuore di ciascuno di noi, allo stesso modo di come arrivarono il giorno del suo primo discorso, dopo la sua elezione.

E, proprio dalla loggia della Basilica di San Pietro, il Pontefice è tornato a parlare di pace, nel giorno in cui nasce il Principe della pace.

Papa Leone: la sua prima benedizione Urbi et Orbi per questo Natale

Parole che risuonano in una Piazza San Pietro gremita all’inverosimile: tantissimi i fedeli che hanno partecipato, quanto alla Santa Messa quanto anche alla recita dell’Angelus di Papa Leone. Un nuovo Papa al suo primo Natale in attesa, fra qualche giorno, anche della chiusura dell’anno giubilare della Speranza, con il sigillo alla porta santa della Basilica di San Pietro. Questa mattina, per la preghiera dell’Angelus, il Pontefice ha ricordato a tutti la nascita di Gesù Bambino, in una umile mangiatoia di Betlemme. 

Il Re dei Re che nasce fra gli ultimi, fra i poveri, fra i pastori e non di certo in un lussuoso albergo. La luce che si staglia nel cielo, la stessa che annuncia a tutti che il Figlio di Dio è venuto al mondo e di, come, le profezie descritte all’interno dell’Antico Testamento, siano arrivate a compimento. Un momento davvero particolare, anche per l’emozione da parte di Papa Prevost per il suo primo Natale.

Unico filo conduttore e unica parola che è risuonata per Papa Leone è stata “pace”:Chi non ama non si salva, è perduto. Dio, che ci ha creato senza di noi, non può salvarci senza di noi. Ecco la via della pace: la responsabilità. Se ognuno di noi – a tutti i livelli –, invece di accusare gli altri, riconoscesse prima di tutto le proprie mancanze e ne chiedesse perdono a Dio, e nello stesso tempo si mettesse nei panni di chi soffre, si facesse solidale con chi è più debole e oppresso, allora il mondo cambierebbe” – ha detto, dalla Loggia di San Pietro.

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Benedizione Urbi et Orbi 25 dicembre 2025, Papa Leone XIV: “Solo la pace cambia il mondo” – lalucedimaria.it (photo: today.it)

La pace al centro del suo discorso

Lui è il Salvatore. Con la sua grazia, possiamo e dobbiamo fare ognuno la propria parte per respingere l’odio, la violenza, la contrapposizione e praticare il dialogo, la pace, la riconciliazione” – ha continuato. Ma è stata, ancora una volta, la parola pace e il modo con cui praticarla ad essere al centro: “[…] Da Lui invochiamo giustizia, pace e stabilità per il Libano, la Palestina, Israele, la Siria, confidando in queste parole divine: «Praticare la giustizia darà pace. Onorare la giustizia darà tranquillità e sicurezza per sempre“.

Da qui la preghiera per tutti i popoli ancora in guerra: “Preghiamo in modo particolare per il martoriato popolo ucraino: si arresti il fragore delle armi e le parti coinvolte, sostenute dall’impegno della comunità internazionale, trovino il coraggio di dialogare in modo sincero, diretto e rispettoso”.

Un augurio di pace, soprattutto, quello che Leone XIV ha rivolto a tutti, anche a chi porta avanti le sorti del mondo: perchè si guardi a tutti sempre con attenzione, senza che venga mai dimenticato nessuno. Lo sguardo del Bambino Gesù arrivi al cuore di ciascuno di noi e la sua luce, in questo giorno solenne, illumini il nostro cuore.

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