Ancora non si conosce la reale causa di ciò che è accaduto a Beirut: una tremenda esplosione ha dilaniato la città libanese; una vittima italiana.
Si tratta del Caporal Maggiore Roberto Caldarulo, del Battaglione Gestione Transiti (RSOM) di Bari.
Al momento, i capi di Stato lanciano appelli solidali e molte associazioni cercano aiuti umanitari per arginare i danni. I quartieri vicino al porto sono distrutti, una nave italiana ridotta in frantumi. Una nube tossica di nitrato di ammonio ricopre il cielo libanese.
Conte ha scritto: “Le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L’Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con @ItalyMFA e @MinisteroDifesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali”.
Beirut: trai i feriti, molti politici
L’ex primo Ministro Saad Hariri è stato ferito, poiché l’esplosione ha raggiunto anche la sua casa. Il segretario generale del partito Kataeb, Falangi Libanesi, cristiano maronita, Nizar Najarian è morto. Centinaia di persone sono state portate all’ospedale dell’Hotel Dieu. La situazione è terrificante! Intanto, l’inviato dell’Ansa Lorenzo Trombetta, fa sapere di essere sopravvissuto, con un messaggio che ci fa immaginare benissimo la tragedia: “Sono vivo. Ma le schegge hanno ferito i miei più cari. Vivi per miracolo. Pensavo di averne viste tante. Oggi, sono entrato in un inferno mai visto. Ancora devo rendermi conto. Grazie a chi mi ha chiesto come stiamo. Mi scuso con colleghi a cui non ho risposto. Non si dorme”!
Le prime voci parlano di una nave contenente fuochi d’artificio che sarebbe esplosa innescando altre deflagrazioni. Si attendono news, mentre tutti noi affidiamo le vittime di Beirut a San Charbel, il grande taumaturgo libanese.
Antonella Sanicanti