BASTA IL PAPA NON SI TOCCA

 

 

In questi ultimi mesi si è inasprita la campagna contro Papa Francesco, l’attuale pontefice ha diviso la Chiesa sin dal suo insediamento, questo perché, a differenza dei suoi predecessori, è stato portatore di un rinnovamento nella divulgazione del messaggio, ma anche nella dottrina pura e semplice della Chiesa. Dare priorità al messaggio piuttosto che al modo in cui diffonderlo è una modalità invisa a cardinali e parroci di provincia, questo basta affinché si inizi una campagna diffamatoria su più versanti: internet, politica, giornali e persino sui muri delle strade.

 

L’affissione di alcuni manifesti contro Papa Francesco ha suscitato la reazione sdegnata di Don Aldo Bonaiuto, il quale in un articolo pubblicato su ‘Interris’ ha voluto prendere le difese del Santo Padre. Il Sacerdote comincia la sua disamina con la semplice constatazione dei fatti: “Siamo passati da un certo scontento dei farisei di turno al desiderio di vendetta di quanti si sono sentiti ingiustamente puniti. Il Santo Padre è assediato sia dentro la Chiesa da tanti, troppi sedicenti cattolici, sia dagli avvoltoi esterni che godono nel vedere l’odio e l’inimicizia di coloro che al Pontefice dovrebbero obbedire e seguirne gli insegnamenti”.

 

Le motivazioni di questo odio risiedono nelle sue ultime decisioni, ovvero quelle di offrire i sacramenti ai divorziati. Si è spiegato più volte che non si tratta di un’apertura totale o di una grazia concessa a chiunque, ma i suoi detrattori puntano su queste falsità per farlo apparire come un messaggero del male piuttosto che un innovatore che cerca di adeguarsi al mondo odierno per togliere dalla Chiesa l’etichetta di istituzione obsoleta, bigotta e disumana. Inoltre si nascondo quelli che sono i pregi di un Papa che punta sugli atti di carità nei confronti dei più deboli e che si conforma a quello che è il messaggio originale di Gesù Cristo.

 

Secondo Don Bonaiuto, il Pontefice è scomodo perché rompe gli schemi, invalida i privilegi conseguiti nei secoli e riporta la figura di Cristo a quella dell’umile agnello di Dio. Per queste ragioni gli anziani cardinali lo disapprovano e cercano di farlo cadere prima dalle grazie dei fedeli e poi dal suo ruolo: “Il suo stile di vita parla e scuote le coscienze anche se purtroppo non sono pochi quelli che, invece di esserne edificati, si sentono minacciati o addirittura contrastati. A partire da certi cardinali fino ad arrivare ai più bassi gradini delle gerarchie ecclesiastiche vediamo questo vergognoso e ingiusto sciacallaggio; quello che rattrista ulteriormente è il vederlo compiere in nome della retta verità!”.

 

Il sacerdote conclude dicendo che si dovrebbe avere maggiore rispetto per la figura del Papa, ma che al contempo, forse, anche tutto questo astio, questa avversità, fanno parte della grazia divina e che riuscire a sopportarla potrebbe essere un dono di Dio, anzi aggiunge Don Bonaiuto: “Sì, ne sono convinto, tutto rientra nella volontà di Dio e quindi anche subire malignità può diventare un dono. In fondo noi seguiamo un Dio crocifisso… ma non appeso a un muro”.

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