Esiste da oltre 200 anni e vede la presenza di 700 donne, al momento, che non hanno altra scelta che svendere il proprio corpo; che sostano li alla mercè di coloro che pagano per averle, sin da quando avevano 12 anni!
La loro dignità ha un costo di circa 10 euro ed è data in pasto, ogni giorno, ad una ventina di uomini.
Ma qualcuno in Bangladesh è convinto che esse abbiamo scelto di stare nel bordello Kandapara, tanto che, demolito nel 2014, è stato ricostruito addirittura dalle Organizzazioni non Governative del posto.
Persino la Bangladesh National Women Lawyers Association, non prende le parti di queste donne, se non per difendere il loro diritto a lavorare come prostitute e credono di essere nel giusto perché offrono loro un’occupazione, in questo modo.
Lo hanno dimostrato proprio quando, alla chiusura del bordello, avevano manifestato contro il licenziamento delle prostitute.
E lì, queste donne/ bambine passeranno il resto della loro vita, poiché nella più congeniale delle ipocrisie anche se il bordello è conosciuto e riconosciuto da tutti, anche se loro riuscissero a riscattarsi da ogni debito, non troverebbero mai un altro lavoro e saranno per sempre emarginate dagli altri, dalla loro stessa società.
Antonella Sanicanti
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