La straordinaria storia della guarigione miracolosa di un bambino per intercessione di San Charbel, definito il Padre Pio libanese.

Noto come il “Padre Pio libanese”, San Charbel è un santo la cui venerazione è ampiamente diffusa in tutto il mondo. Sono numerose le testimonianze di miracoli ed eventi prodigiosi che hanno come protagonista questo monaco eremita e sacerdote maronita che ha trascorso tutta la sua vita in Libano.
Tra le tante storie c’è quella di William Sabat, un bambino undicenne che guarito miracolosamente a seguito della preghiera al santo taumaturgo. La storia è avvenuta qualche anno fa e ha come contesto la città di Gerusalemme e il quartiere cristiano dove il piccolo abitava. Le sue condizioni di salute erano estremamente gravi e la guarigione è stata immediata e duratura nel tempo.
Guarigione miracolosa di un bambino per intercessione di San Charbel
Era fermo in un letto d’ospedale e non poteva più usare le gambe, quando tutto è improvvisamente cambiato. Dopo i primi malori a William era stata diagnosticata la sindrome Guillain-Barré o mielite trasversa, una brutta infezione midollare. Le previsioni mediche non erano per niente buone: la mobilità del ragazzo era già compromessa e avrebbe potuto solo peggiorare.

È un amico di famiglia a suggerire di pregare San Charbel, e chiedere la sua potente intercessione affinché potesse avvenire la guarigione o certamente almeno un miglioramento, sempre secondo la volontà di Dio. A William viene dato un Rosario con una medaglia che raffigura San Charbel, ma il bimbo all’inizio non ha nessuna intenzione di seguire il suggerimento e mettersi a pregare.
La famiglia da tempo ha avuto un allontanamento dalla fede, quindi in un primo momento l’opzione della preghiera non è presa in considerazione. Ma poi qualcosa cambia: William sente di voler pregare con quel rosario e chiede al padre di darglielo.
Il padre cerca di distoglierlo da questa intenzione, ma poi per accontentarlo fa come lui vuole. Così il bambino con il rosario tra le mani inizia a pregare e via via si mette a piangere. Il padre assiste alla scena: davanti alle lacrime del figlio si allontana.
Il miracolo del santo taumaturgo libanese
Poi, rientrato nella stanza il padre vede William che è sceso dal letto, ha aperto la porta e lo ha guardato. Sono momenti di fortissima emozione: “come è possibile?” domanda il papà vedendo il figlio in piedi sulle sue gambe. La risposta del bambino è sconvolgente.

“Papà, qualcuno mi ha alzato e mi ha abbassato le gambe e ho sentito il bisogno di camminare. È stato San Charbel!” ha detto il ragazzo che da allora porta sempre quel rosario al collo. Subito il padre riprende la scena con il cellulare: immortala le immagini del figlio che muove dei passi che risultava impossibile potesse muovere.
La ripresa via via è stata completa e totale fino a riprendere ad avere una vita normale e a camminare come tutti senza problemi. La ripresa, peraltro, è stata considerata inusualmente repentina, che dal punto di vista medico si cerca di approfondire per trovare una spiegazione plausibile.
Arriva anche la conversione del cuore
A considerare il fatto con gli occhi della fede non ci sono dubbi: la preghiera a San Charbel e subito la ripresa non può derubricarsi a semplice coincidenza e non possono esserci motivazioni scientifiche che possano spiegare. Una correlazione così diretta mostra in modo evidente come San Charbel abbia agito con la sua potente intercessione e come sia avvenuto il miracolo.
Alla guarigione miracolosa si aggiunge anche un altra grande grazia, quella più grande: dopo l’evento la famiglia di William è stata toccata da una profonda conversione del cuore. “Abbiamo ritrovato la fede” dice il papà, che desdiera condividere tutto il bene che hanno ricevuto.