Bambini nei cartelli del Gay Pride, il ministro della Famiglia Fontana indignato

Bambini nei cartelli del Gay Pride, il ministro della Famiglia Fontana indignatoFa discutere la decisione di una cooperativa di Bologna di organizzare una festa in favore del Gay Pride per promuovere la quale ad essere dipinti di arcobaleno sarebbero stati  i volti di bambini molto piccoli (di età compresa tra 1 e 5 anni). Le operatrici della cooperativa avrebbero poi fatto dei cartelloni inneggianti al Pride raffiguranti tali bambini dipinti di arcobaleno in cui campeggiava la scritta: “Per festeggiare insieme il Gay Pride!!! Viva l’amore!”. Ciò che ha indispettito maggiormente l’opinione pubblica sarebbe il fatto che i genitori dei bambini non erano stati informati dell’iniziativa e che, dunque, il tutto sarebbe stato fatto senza la loro previa autorizzazione. Motivo quest’ultimo dell’indignazione di tutti i rappresentanti del centro destra.

Cartelloni in favore del Gay Pride con i bambini: il ministro Fontana s’indigna

Il fatto finirà in parlamento dove verrà esaminata in base ad un’interrogazione parlamentare voluta dal deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami che sull’episodio ha dichiarato: “Il buon senso qui manca del tutto. Con un numero infinito di favole istruttive e attività che possono essere proposte ai bambini la cooperativa non ha trovato di meglio da fare che dedicare un laboratorio al gay pride?”, si chiede il politico che presenterà l’interrogazione al ministro della Famiglia che poi aggiunge: “Una scelta grave e inopportuna che non ammette giustificazioni, soprattutto perché è noto che tali temi suscitano sempre polemiche visto che non trovano mai condivisione unanime”.

Nel frattempo lo stesso ministro della Famiglia Fontana si è dichiarato allibito e preoccupato da questo precedente poiché nella vicenda sono stati coinvolti bambini molto piccolo e dell’iniziativa non erano stati previamente informati i genitori. Lo stesso ministro fontana ha ribadito la sua indignazione sul proprio profilo Facebook scrivendo: “Ma è possibile che si faccia una cosa del genere all’insaputa dei genitori, tra l’altro a bambini fra 1 e 5 anni? Educazione o ideologia? Adesso i buonisti e i politicamente corretti non hanno niente da dire?”.

Luca Scapatello

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