Bambina tenta il suicidio a scuola | Famiglia tenuta all’oscuro del suo dramma

Una storia terrificante che mostra purtroppo una piaga gravissima delle istituzioni, mettendo in pericolo i più piccoli e intere famiglie che si vedono sottratte il loro ruolo da persone esterne, che li lasciano volutamente all’oscuro di tutto.

L’accaduto purtroppo non sembra isolato, ma si inserisce all’interno di un complesso di azioni che stanno minando profondamente la libertà della società in cui viviamo.

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Una famiglia ha fatto causa alla scuola frequentata dalla figlia di 12 anni, in seguito a qualcosa di molto grave avvenuto alla piccola. La giovane avrebbe ha infatti tentato il suicidio, e i genitori costernati dall’accaduto hanno voluto vederci chiaro. Nelle loro ricerche hanno scoperto che a scuola la piccola era stata spinta dagli insegnanti a cambiare sesso, per diventare maschio. Loro erano all’oscuro di tutto.

Lo sconvolgente fatto che i genitori hanno appreso

La ragione del fatto che nessuno li avesse informati di nulla? Perché erano cattolici. La storia, a dir poco sconvolgente, è avvenuta in Florida, nel distretto di County Clay, ma mostra molto chiaramente cosa potrebbe accadere presto anche nel nostro Paese. I genitori della ragazza, i signori Perez, sono stati convocati d’urgenza dallo psicologo della scuola primaria Paterson il 5 gennaio, per discutere della loro figlia, frequentante l’ultimo anno delle elementari.

Una bambina splendida che non aveva dato nessun problema fino a quel momento. La famiglia, una volta arrivata a scuola, è stata posta davanti al dramma. Il legale della famiglia ha infatti spiegato che “una volta arrivati all’istituto, i genitori Perez hanno atteso 20 minuti. Poi hanno incontrato il preside, il vicepreside, lo psicologo e un ufficiale di polizia. Da loro sono stati informati che la figlia di 12 anni aveva cercato di suicidarsi due volte nello stesso giorno a scuola”.

Una volta che hanno cercato di capire le ragioni, sono stati informati dallo psicologo che “era dovuto ai problemi di identità di genere della figlia”. Problemi di cui loro non avevano mai avuto alcun riscontro. La bimba non aveva mai manifestato nulla di strano e nemmeno aveva mai affrontato tali discorsi. Ma c’era una ragione. Era stato lo psicologo a discutere ogni settimana di questo argomento con la loro bambina di quinta elementare per diversi mesi.

La rabbia della famiglia che non era stata informata perché cattolica

I genitori però non ne erano stati informati. La ragione, scritta nella nota dei legati, è che lo psicologo “sapeva che essendo cattolici non sarebbero stati d’accordo” con il cambio di sesso. Nel mentre, a scuola la bimba veniva invitata ad essere chiamata con un nome maschile. Il Daily Mail ha riportato che “i responsabili scolastici incoraggiavano gli altri studenti e gli insegnanti a riferirsi alla giovane con pronomi maschili e le avevano anche dato un nuovo nome maschile”

A quel punto i genitori sono scoppiati di rabbia, e la scuola ha risposto loro che si sarebbe trattato di una questione “confidenziale”, di cui non erano tenuti a informare i familiari. C’è voluta una settimana perché la famiglia riabbracciasse la loro bimba, uscita dall’ospedale. Ora stanno vivendo un incubo, in cui la scuola afferma che la figlia di quinta elementare non vorrebbe parlare con loro di questa presunta “disforia di genere”.

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Durissimo il legale della famiglia, che ha spiegato che “ancora una volta i responsabili delle scuole in Florida usurpano i diritti dei genitori, pensando di essere più attrezzati di loro a crescere i loro figli. Appoggiare un’identità di genere in conflitto con quella biologica di un bambino è una decisione molto grave da prendere che il personale di una scuola non è né competente, né qualificato, né autorizzato a fare. La scuola si è sostituita alla potestà genitoriale e ha messo la vita della bambina a rischio, mostrando mancanza di rispetto per i diritti e le credenze dei genitori”.

bimba gay pride
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La vicenda terrificante mostra una realtà che cresce a macchia d’olio

Una vicenda assolutamente terrificante che mostra uno spaccato di società che presto potrebbe crescere fino ad esplodere, lanciando così un allarme di grande portata. In soli dieci anni negli Stati Uniti sono state aperte più di 50 cliniche dedicate alla transizione di genere dei minori. La loro politica è che qualsiasi “dubbio” dei minori sul proprio sesso vada assecondando con un intervento di transizione.

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C’è bisogno di pregare e di alzarsi in piedi contro questo dramma, che multinazionali senza scrupolo stanno facendo diffondere a macchia d’olio, prima che sia troppo tardi. 

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