Dopo un mese dedicato alla preparazione dell’avvento, tra qualche ora avremo l’occasione di vivere l’esperienza del Natale ancora una volta. Questa sera avremo la possibilità di celebrare la nascita di Nostro Signore andando in Chiesa per la veglia di Natale dedicata alla riflessione sulle parole dell’apostolo Giovanni “Non amiamo a parole ma con i fatti”. Uno sprone a non ripetere in maniera vuota il Verbo ma ad incarnarlo in prima persona, a farlo vivere attraverso le nostre azioni. Per tale motivo sarebbe indicato passare il giorno della nascita di Gesù facendo della carità ai più bisognosi.
Se il Natale è principalmente un periodo in cui riavvicinarsi a Gesù nel giorno della sua nascita, questo giorno è anche un’occasione per passare del tempo con la propria famiglia ed i propri cari, per mangiare, gioire, scherzare e rinsaldare quel senso di famiglia che è alla base della dottrina cristiana, poiché proprio la famiglia è la colonna portante su cui impostare la vocazione laica. Il Natale è anche periodo di riflessione, un momento in cui si deve fare il punto della propria vita, riparare agli errori commessi, inviare delle parole di pace e augurio a qualcuno che non si sente da tempo o che non si ha l’occasione di vedere.
Un gesto apparentemente semplice come inviare degli auguri di Natale può in realtà risultare problematico. Molte volte, infatti, si teme di essere troppo impersonali o di non riuscire a veicolare in maniera sincera delle parole che hanno un significato importante per chi le invia. Per non essere scontati vi possiamo consigliare di usare la fantasia, magari immettere un dettaglio conosciuto della persona a cui state scrivendo, oppure un vissuto comune che permetta a chi lo riceve di comprendere che quel messaggio è indirizzato solo ed esclusivamente a lui. Chiaramente non bisogna dimenticare che l’augurio dovrebbe contenere anche un riferimento alla nascita del Signore, unica ragione per cui si celebra il Natale, anche se spesso si tende a dimenticarlo.
Di sicuro andrebbe bene anche solo scrivere: “I migliori auguri per un meraviglioso Natale e un felice anno nuovo. Possano la pace, l’amore e la prosperità essere sempre con te!”, ma dato che ci troviamo nel giorno in cui 2018 anni fa è nato il salvatore, sarebbe d’uopo evidenziarlo anche negli auguri, scrivendo ad esempio: “Il Natale è gioia, gioia religiosa, gioia di Dio, interiore, di luce, di pace. Tanti auguri a te e alla tua famiglia!”, frase che potrebbe essere maggiormente indicata della precedente, ma che ancora manca di qualcosa. Una frase perfetta per l’occasione sarebbe: “Dove nasce Dio, nasce la speranza: Lui porta la speranza. Dove nasce Dio, nasce la pace. E dove nasce la pace, non c’è più posto per l’odio e per la guerra”, oppure “Il dono prezioso del Natale è la pace, e Cristo è la nostra vera pace. E Cristo bussa ai nostri cuori per donarci la pace, la pace dell’anima. Apriamo le porte a Cristo”.
Segui tutte le nostre News anche attraverso il nuovo servizio di Google News, CLICCA QUI
Luca Scapatello
“Vieni in mio aiuto”. Eleviamo la nostra preghiera della sera di oggi Lunedì chiedendo al…
La vita di Santa Rita è segnata da segni straordinari: il miracolo delle api alla…
Il quadro della Madonna di Campocavallo per diversi anni versa lacrime e muove gli occhi…
È accaduto prima dell’apparizione alla veggente Marija a Medjugorje: don Marco racconta di un grande…
Quest'anno ancora più sentitamente preghiamo la Novena alla Madonna di Medjugorje, in risposta all'invito della…
Madre e figlio, i santi Giulitta e Quirico sono martiri dei primi secoli del cristianesimo.…