Molte persone parlano, ancora, del malocchio come se fosse un’inestirpabile credenza popolare, senza alcuna conseguenze spirituale per chi lo pratica.
Il malocchio, invece, è l’incanalamento di un maleficio nella vita di una persona specifica, che comincerà a provare uno strano senso di spossatezza, una fissazione verso alcuni pensieri, malesseri fisici vari e quant’altro, a seconda dell’intensità e del potere, nonché dell’intenzione, del rito malefico su di lei diretto.
Si tratta, effettivamente, di richiamare in causa Satana o qualche suo subalterno, per chiedergli di vessare una certa persona, quella a cui si vuole fare del male.
Tutti coloro che giurano fedeltà al demonio possono fare un maleficio/fascinazione/malocchio/fattura.
E’ questo che fanno coloro che si dicono esperti di magia, stregoneria e di ogni altra disciplina esoterica, che affonda le radici nella superstizione e ne sfrutta la sua fama di innocuità.
Se ne parla molto anche in Web, ma spesso non in maniera esaustiva, poiché si fa affidamento sull’ignoranza (nel senso del “non essere a conoscenza”) di chi legge, in merito a fede autentica e spiritualità sana e lecita.
L’inganno che ne risulta può avere conseguenze dannosissime per chiunque, poiché molti riti, propinati come anti malocchio e descritti in Web, non fanno altro che peggiorare la situazione del malcapitato.
Questi riti spesso coinvolgono acqua, olio, candele benedette e, soprattutto, false preghiere, spacciate per risolutive del problema.
In realtà, si deve comprendere -e tenere bene a mente- che non si può scacciare la magia con la magia, altrimenti si finisce per praticare un rito simile a quello che ha compiuto la persona che ha indirizzato il male su di noi.
In poche parole, non si combatte Satana usando i suoi stessi mezzi.
Si comprende benissimo che è necessario rivolgersi a chi può davvero contrastare il suo influsso: il Sommo Bene.
Per questo motivo, dunque, in caso si supponga di essere vittima di un malocchio, ci si deve rivolgere alla chiesa e ai sacerdoti esperti del settore e delle vessazioni malefiche.
Antonella Sanicanti