E anche lo Ius Soli sembra minare l’unità della chiesa e il “lavoro” del Papa.
Il Cardinale Burke, insieme a numerosi e rinomati altri prelati, aveva anche firmato i “Dubia”, una denuncia espressa in merito alle controverse disposizione del documento “Amoris Laetitia” di Papa Francesco, ed ora accusa il Pontefice di essere troppo disponibile verso gli immigrati e i laici.
Monsignor Burke dice: “Il pericolo c’è sempre quando aumenta la confusione ed è evitabile proprio attraverso la presentazione della fede in modo chiaro A un anno di distanza, dato che il Papa non ha ancora risposto, credo si possa interpretare il silenzio, e anche il non riscontro del ricevimento delle nostre comunicazioni, come un segno che il Papa in qualche modo non riconosce questi interventi come meritevoli e legittimi”, riferendosi proprio ai “Dubia” su citati.
Monsignor Muellerè, ribadisce: “Io non vorrei mai far parte di uno scisma. Alcuni dicono: C’è già uno scisma non dichiarato. Ecco, io devo stare attento a non contribuire a una tale situazione”. “Io sono un Cardinale del Papa, un membro del Senato del Papa e un consigliere del Papa: per me la confusione è preoccupante. Mi pare quasi che la Chiesa stia diventando un insieme di Chiese nazionali. Paesi confinanti hanno posizioni opposte persino sui sacramenti. Non è possibile che una persona sia in uno stato pubblico di peccato grave, ma abbia comunque accesso ai sacramenti: è un fatto gravissimo”.
Noi ricordiamo semplicemente, pregando perché si scongiuri l’irreparabile: “Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi”. Lo disse Gesù.