Anziana e disabile, chiama i Carabinieri per non sentirsi troppo sola

Anziana
foto web source

In questi giorni di festa, in cui tutti i nostri preparativi sono diretti a trascorrere più ore possibili con amici e familiari, sono state diverse le segnalazioni, arrivate alle forze dell’ordine, di gente anziana, abbandonata a se stessa, che si sentiva troppo sola e cercava un po’ di conforto.

Se questa può essere considerata (e deve essere considerata) un’emergenza, allora dovremmo trovare il modo di dedicare molto più tempo a chi è solo, a chi non ha qualcuno a cui dire: “buon anno nuovo!”.
L’ultimo caso segnalato dalla testate giornalistiche, racconta la storia di una signora di Marano, in provincia di Napoli. Lei, anziana, sola e novantenne, proprio la notte di Natale, ha chiamato i Carabinieri, dicendo: “Voglio solo parlare un po’, sono sola, i miei figli sono lontani”.

La notte di Natale chiama i Carabinieri: “Sono sola!”

Così, i Carabinieri sono andati a casa della signora, per verificare che stesse bene e per farle un po’ di compagnia.
Nonostante, fosse anche invalida, nonostante avesse famiglia e figli, era li in estrema solitudine. Ora, la sua situazione è stata, giustamente, segnalata ai servizi sociali del comune di appartenenza.

Pare proprio che la solitudine sia una “malattia” molto diffusa, in questa nuova era. Purtroppo, però, non si cerca né di prevenirla, né di curarla. Purtroppo, ne sono affetti molti anziani, anche quelli che, avendo faticato tutta la vita, hanno mandato avanti una famiglia che, ora, non si sa per quale motivo, si dilegua, da importanza ad altre priorità, sceglie altri modi di passare il tempo delle feste.
Ma come si fa a non ricordare che quelle persone anziane sono le stesse che, quando eravamo piccoli e indifesi, allietavano i nostri Natali ed ogni ricorrenza possibile?

Antonella Sanicanti

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