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Molte volte vi abbiamo raccontato di storie tristi, di malattie improvvise, di famiglie affrante che hanno saputo stringersi tra loro e trovato la forza in Dio per andare avanti. Tutte queste storie hanno elementi in comune: una malattia improvvisa, un periodo di scoramento seguito da un altro di grande fede e preghiera, ed una guarigione inspiegabile, miracolosa.
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Oggi vi portiamo un’altra testimonianza di forza della preghiera che viene dall’Italia e riguarda il signor Antonello di Giorgio: Antonello conduceva una vita serena fatta di lavoro e casa, dove amava tornare dalla moglie e dalle due figlie dopo una dura giornata. Un giorno, però, gli arriva una chiamata che gli cambia la vita, era il medico che gli comunicava il risultato delle analisi periodiche, questa volta però il messaggio era di quelli sconfortanti: “Signor De Giorgio le abbiamo diagnosticato un tumore maligno”.
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Antonello è caduto in un baratro di depressione, non tanto per la malattia (aveva sempre avuto una grande fede in Dio ed era convinto di superare anche questo), ma per come avrebbe dovuto comunicare la notizia alla moglie ed alle figlie. Quest’uomo dalla grande forza voleva trasmetterla alla sua famiglia, convincere tutti che con le preghiere e l’aiuto di Dio tutto sarebbe stato superato.
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L’intento di Antonello è andato a buon fine, moglie e figlie gli stavano accanto con fiducia incrollabile e gli comunicavano positività , poi, ogni qualvolta fosse possibile, si dedicavano alla preghiera in cerca di una grazia. Con questo spirito l’uomo ha affrontato una operazione, quattro mesi di chemioterapia ed una di radioterapia; in quei 150 giorni si è abbandonato al Signore vivendo un esperienza che lui definisce mistica: “Mi chiudevo in camera dopo la chemio, cercavo di risparmiare le mie sofferenze alla mia famiglia. Era proprio in quei momenti che dialogavo con Dio, proprio come dice il Vangelo. Nella mia sofferenza partecipai alla sofferenza di Cristo, tanto che mi capitava di alzare gli occhi cercando i Suoi, perché sentivo la Sua presenza. Era come se fosse seduto accanto a me sul letto, potevo sentirlo davvero vicino“.
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Rinnovato nella fede e nello spirito Antonello era pronto a qualsiasi evenienza, ma guardava con fiducia al futuro, una fiducia che venne ripagata dal risultato delle analisi: il tumore era scomparso e non c’erano tracce che facessero pensare che potesse ritornare. Tornato a casa De Giorgio ha deciso di mettere nero su bianco la sua esperienza in un libro intitolato ”Non sono ancora una foto sopra ad una lapide”, in questo scritto racconta come non si fosse mai sentito solo in quel letto d’ospedale, come la presenza costante di Dio l’abbia aiutato a superare il dolore e le paure.
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Adesso Antonello gira per tutta Italia per portare la sua testimonianza e far capire alle persone che in ogni momento della propria vita possono fare affidamento su Dio, perché Lui ha un disegno per tutti noi e siamo noi a decidere se ascoltarlo o continuare a cavarcela da soli.
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