Antonella Ventre, noto volto TV: inarrestabile tra giornalismo, studio e Fede

Giornalista e conduttrice per diversi anni della trasmissione “Di Buon mattino” su Tv 2000, Antonella Ventre si racconta a 360 gradi. 

Adesso Antonella è impegnata in Rai e segue servizi sulla striscia di Gaza. Tra le tante lauree che ha conseguito, una delle ultime è quella in lettere classiche, conosce cinque lingue ed è amante della fotografia.

Intervista ad Antonella Ventre
Antonella Ventre (Foto Instagram @toninas) – lalucedimaria.it

L’abbiamo intervistata chiedendole del suo lavoro e della sua fede. Antonella ci ha raccontato alcuni aneddoti risalenti agli anni di studio all’estero e ci ha entusiasmati con il suo lavoro giornalistico.

Come nasce la passione per il giornalismo?

Il mio amore per il giornalismo nasce in un modo molto casuale anzi c’è un aneddoto molto divertente. Quando ero piccola, appena vedevo il telegiornale iniziavo a piangere. Mio fratello me lo racconta sempre; mi dice “quando c’era il telegiornale piangevi perché non volevi vederlo”.

Poi sono cresciuta ed ho fatto l’università, ho studiato tutt’altro: Relazioni internazionali e Scienze politiche, pensavo di fare il funzionario internazionale. Finita l’università, ho fatto uno stage all’Organizzazione Mondiale del commercio a Ginevra, e li mi sono resa conto che il lavoro di funzionario internazionale era molto burocratico mentre io ero molto curiosa, creativa, non era per me fare un lavoro molto di quel tipo, e soprattutto volevo tornare in Italia.

Quindi decido di provare la scuola di giornalismo. Lì ho scoperto una passione per il giornalismo televisivo, a me piace molto filmare, montare, mi piace raccontare le cose per immagini, e poi ho scoperto che la mia curiosità poteva essere giustificata dal mio lavoro. Sono una curiosa cronica, per cui il mio lavoro di giornalista tende a giustificare il fatto che io faccia tante domande.

I progetti di Antonella Ventre
Nuovi progetti per Antonella (photo web source) – lalucedimaria.it

La passione per le lingue

Conosci cinque lingue. Studiarle per te è anche una passione?

Ho sempre avuto una predisposizione per le lingue, è sempre stata una passione non l’ho mai ritenuta un impegno scolastico. In qualsiasi posto vada se non conosco la lingua, nel giro di pochi giorni, almeno le parole base cerco di impararle perché mi rendo conto che riuscire a parlare con qualcuno nella propria lingua, significa metterlo in uno stato d’animo diverso.

La persona che parla con te capisce che c’è una reale predisposizione ad ascoltarlo ed in più a me piace tanto comunicare con gli altri anche con una lingua diversa e capire le parole di lingue diverse, capire da dove vengono, se c’è affinità con la mia lingua o con il greco o con il latino (anch’esse sono lingue che ho studiato).

Ho passato gran parte delle mie estati, da adolescente, a studiare le lingue. Un’estate sono stata in Svizzera per iniziare a studiare l’inglese e il francese, un’altra estate sono stata in Spagna per studiare lo spagnolo, un’altra estate ancora, con mio padre sono stata un mese a Lisbona per studiare il portoghese: questa è stata una delle esperienze più belle della mia vita, poter passare un mese con il mio papà, in una scuola di lingue internazionale.

Antonella Ventre e la Tv
Intervista ad Antonella Ventre (Foto tv2000.it) – lalucedimaria.it

Sei stata alla conduzione della trasmissione “Di Buon Mattino” con Giacomo Avanzi. Cosa ti è rimasto di quell’esperienza?

L’esperienza di “Di Buon Mattino” è stata un esperienza bellissima, è stata un esperienza molto formativa, molto divertente, molto arricchente a tratti anche stancante. Giacomo è stato il regalo più bello che io abbia mai avuto in questi anni di conduzione, da lui ho imparato tanto del mestiere perché è un grandissimo professionista ed ho imparato tanto dell’umano.

Dall’esperienza di “Di buon Mattino” in generale mi porto una grandissima ricchezza di persone, storie, volti, facce, anche in questo caso perché magari impari a cuocere la pizza oppure a fare un disegno sul vetro, oppure a capire le storie delle persone. Abbiamo avuto tanti testimoni di storie vere, per cui di quell’esperienza mi è rimasta ancora la sveglia all’alba, un affetto enorme e una stima per Giacomo e tanto apprendimento del lavoro, della macchina televisiva e delle storie che hanno costituito la parte più bella “Di buon mattino”.

Antonella, la fede e la preghiera

Antonella Ventre e la fede
L’incontro di Antonella con Papa Francesco (Foto Instagram @toninas) – lalucedimaria.it

Qual è il tuo rapporto con la fede e la preghiera?

Con la fede e con la preghiera ho un rapporto che va avanti da quando ero bambina, sono cresciuta in una famiglia molto credente e praticante, una famiglia molto cattolica. Mia madre e mio padre sono due grandissimi esempi di fede, in maniera molto diversa ma entrambi mi hanno molto sostenuta. La loro vita si basa molto sulla fede. Io ho avuto alti e bassi, soprattutto l’esperienza all’estero, è stata segnata da un distacco per me.

Quando sono andata via di casa, a 16 anni, sono andata a studiare prima in Belgio poi in Svizzera. Inizialmente c’è stato un allontanamento per me, che provenivo dai salesiani. Quindi provenivo da una scuola cattolica, in cui la fede era una grande componente dell’insegnamento e dell’educazione.

Poi invece a Ginevra ho ritrovato un rapporto con la fede, facevo parte della parrocchia spagnola, la domenica andavo a Messa ed era un po’ come ritrovare casa. Da lì con la fede ho avuto sempre un rapporto crescente, con alti e bassi ma con la consapevolezza soprattutto nei momenti più belli ma anche in quelli più brutti, di avere un grandissimo supporto e una presenza costante.

Da TV2000 a Rai Tre: una nuova avventura professionale

Nuove sfide per Antonella Ventre
Dopo l’esperienza a Tv200 Antonella è passata alla Rai dove segue il conflitto israelo-palestinese (Foto Instagram @toninas) – lalucedimaria.it

Adesso il tuo lavoro di giornalista ti ha portato su altri temi come quello della guerra. Cosa ci puoi dire di questo conflitto?

Adesso si, il mio lavoro è cambiato completamente. Se prima a “Di buon mattino” cercavamo un lato positivo in ogni storia (ci piaceva sempre chiudere con una speranza verso il futuro) adesso “In mezz’ora” il programma della domenica pomeriggio di Rai Tre, ha un approccio prettamente giornalistico e io mi sto occupando del conflitto di Israele contro Hamas, nello specifico mi sto occupando dell’attacco a Gaza, quindi i miei contatti sono con le persone che si ritrovano a Gaza in questo momento.

Avere dei contatti lì significa sentirli tutti i giorni e sto instaurando amicizie, soprattutto ti rendi conto di quello che loro vivono e che noi da qui non riusciamo a percepire cosa c’è nella loro vita quotidiana.

Sono felice che almeno nel mio piccolo attraverso questo lavoro quotidiano, dall’Italia riesco a dare voce a quelle persone che purtroppo (anche per colpa nostra) nello scenario dei media internazionali non hanno grande voce soprattutto non hanno responsabilità.

Di questa guerra purtroppo nessuno sa dire molto, le notizie di giorno in giorno diventano vecchie quelle del giorno prima, per cui non sappiamo dove stiamo andando e non sappiamo quale sarà lo scenario, di qui a qualche giorno. L’unica speranza più grande e che ci possa essere un cessate il fuoco, e che si possa ragionare su tavoli di negoziato internazionali perché l’equilibrio del mondo intero partirà proprio da lì.

Intervista ad Antonella Ventre
Antonella Ventre, la brava giornalista si è raccontata in questa intervista (photo web source) – lalucedimaria.it

Hai un sogno nel cassetto?

In realtà posso dire di aver realizzato quasi tutti i miei sogni, il sogno più grande è quello di essere una persona serena, felice, che fa un lavoro che le piace e che vive quotidianamente con le persone che ama e riesce a conciliare lavoro e vita quotidianamente. Ho realizzato il sogno di fare l’inviata prima, quell’altro di avere un programma tutto mio insieme a Giacomo. Adesso faccio la giornalista dando voce a chi non ha la forza di farlo. Questi sono tutti sogni che mi rendo conto di realizzare giorno per giorno.

Un sogno che ho, magari, è quello di creare una famiglia mia, è un sogno della vita. Quello che è arrivato mi è arrivato perché magari ho lavorato bene. Non ho altri grandi sogni mi rendo conto di averli realizzati pian piano quasi tutti.

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